Bici a Londra, ciclisti triplicati e auto in centro dimezzate

Il sindaco ha investito 913 milioni di sterline per le piste ciclabili. Ha creato 700 stazioni di bike sharing, con 10mila biciclette in affitto. E adesso sogna il sorpasso, ovvero una Londra dove le bici siano più delle auto.

MOBILITÀ SOSTENIBILE LONDRA –

Quando i sindaci fanno sul serio, e non inseguono slogan o retoriche promesse, la mobilità cambia, si trasforma, anche sulla base di piccole rivoluzioni dal basso.

AUMENTO CICLISTI A LONDRA –

È quanto sta avvenendo a Londra, una metropoli che ha non pochi problemi di movimento da parte dei cittadini, nonostante l’ottima ( e costosa) rete del trasporto pubblico. Il sindaco Boris Johnson invece di perdersi in promesse da ciclista, ha realizzato scelte concrete, con il portafoglio aperto, per trasformare Londra in una metropoli smart a dimensione di biciclette.

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PISTE CICLABILI E BIKE SHARING –

La prima scelta riguarda le piste, urbane ed extraurbane: così il sindaco di Londra ha stanziato 913 milioni di sterline per infrastrutture destinate alle due ruote. Seconda mossa: massimo spazio al bike sharing, e oggi questo servizio a Londra, in perfetta competizione con Parigi, vale 700 stazioni e una flotta di 10mila biciclette a disposizione dei cittadini.

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DIMINUZIONE NUMERO AUTO A LONDRA –

I risultati sono arrivati anche in tempi più rapidi del previsto. Dal 2000 al 2014, in soli quattro anni, il numero delle auto che circolano nell’area urbana di Londra nelle ore di punta, è crollato da 137mila a 64mila, mentre allo stesso tempo il numero di ciclisti è triplicato, passando da 12mila a 36mila. E adesso Johnson sogna il sorpasso, ovvero una Londra dove circolino più biciclette che automobili.

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