Mensa e asili: la rivolta delle mamme

La mensa costa troppo e le mamme non ci stanno. "Con quei soldi ci mangiamo in quattro" – racconta una di loro, come si legge su un articolato pubblicato dal sito de La Nazione – "Questa mattina sono andata a fare la spesa per far pranzare la mia famiglia di quattro persone. Ho speso esattamente 6.50 […]

La mensa costa troppo e le mamme non ci stanno. "Con quei soldi ci mangiamo in quattro" – racconta una di loro, come si legge su un articolato pubblicato dal sito de La Nazione – "Questa mattina sono andata a fare la spesa per far pranzare la mia famiglia di quattro persone. Ho speso esattamente 6.50 euro, questo per dimostrare al sindaco, Samuele Bertinelli, quante persone possono mangiare con i soldi che ci chiede".

E’ iniziata così, ieri mattina, la riunione di una cinquantina di genitori della scuola elementare del Nespolo, che si sono ritrovati per discutere delle nuove tariffe per la mensa scolastica entrate in vigore con il nuovo anno scolastico. "Siamo qui in rappresentanza dei genitori di tutti i bambini della scuola del Nespolo – dice una delle mamme, Concetta Graziano – perchè le nuove tariffe a prescindere dalla fascia Isee a cui apparteniamo sono a dir poco scandalose. In famiglia abbiamo votato tutti Samuele Bertinelli perché diceva di essere uno di noi, a questo punto voglio vedere se rispetterà quanto detto in campagna elettorale e veramente riuscirà a mettersi nei nostri panni".

"Quest’anno io pagherò meno rispetto allo scorso anno – dice un’altra mamma – perchè mio marito è in cassa integrazione. Però sono qui, comunque, a protestare contro le nuove tariffe: è vergognoso che una famiglia debba arrivare a pagare per il pasto di un bambino 6 euro e cinquanta più 80 euro all’anno di quota fissa quando lo scorso anno erano soltanto 40 euro". "E’ meglio mandare il proprio figlio ad una scuola privata", dice Antonella Bessi. "Abbiamo intenzione di fare una raccolta firme e chiedere alla dirigente scolastica di poter portare il pranzo da casa, non è giusto pagare il pranzo di un bambino così tanto".

"Vogliamo parlare della qualità del cibo? – continua un’altra mamma arrabbiata – Pietanze che vengono preparate la mattina alle dieci per essere servite all’ora di pranzo. Pasta scotta, verdure crude. Quando va bene mio figlio riesce a mangiare metà pasto e allora quale servizio dovrei pagare io?". Le famiglie della scuola elementare del Nespolo hanno intenzione di chiedere un incontro urgente al sindaco Samuele Bertinelli. "Stamattina ho provato a richiederlo tramite la segretaria – racconta una mamma – ma mi hanno riferito che l’agenda è piena di impegni e i tempi sono lunghi. Da quello che leggo sui giornali siamo in tanti a protestare per le nuove tariffe, incluso chi ha avuto sconti rispetto all’anno precedente, vogliamo quindi un incontro con l’amministrazione e il via libera per permettere ai nostri bambini di portare i panini a scuola".

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