Maxi multa Ue: troppe discariche abusive in Italia

La stangata è arrivata. L’Italia pagherà un acconto di 56 milioni di euro, immediatamente, e poi 250mila euro al giorno, 91 milioni di euro l’anno, fino a quando non risolverà il buco nero delle discariche abusive. La decisione della Commissione europea è un ennesimo schiaffo alla nostra incapacità di mettere a regime il sistema di […]

La stangata è arrivata. L’Italia pagherà un acconto di 56 milioni di euro, immediatamente, e poi 250mila euro al giorno, 91 milioni di euro l’anno, fino a quando non risolverà il buco nero delle discariche abusive. La decisione della Commissione europea è un ennesimo schiaffo alla nostra incapacità di mettere a regime il sistema di smaltimento dei rifiuti e innanzitutto di sottrarlo alla longa manus della malavita organizzata. Troppi rifiuti sono smaltiti in modo illegale. Troppe discariche sono fuori legge. Troppi veleni da immondizia circolano nell’aria inquinata del nostro Paese. E l’Unione europa ci colpisce con una pesante sanzione, ricordando che le discariche abusive sono ormai un fenomeno made in Italy, visto che l’80 per cento del totale europeo è concentrato nel nostro territorio nazionale. E in particolare in sei regioni: Campania, Calabria, Abruzzo, Lazio, Sicilia e Puglia. Tutte meridionali, a conferma della matematica coincidenza tra discariche abusive e affari dei clan della malavita.

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Tra l’altro, sempre secondo i rilievi della Commissione, gli italiani gettano nelle discariche (legali e abusive) ancora il 51 per cento della loro spazzatura mentre la raccolta differenziata, su base nazionale, è bloccata al 21 per cento. Le 255 discariche abusive sparse in Italia rappresentano una serie di sprechi. Innanzitutto la multa sarà pagata con i soldi dei contribuenti e dunque dei cittadini onesti. In secondo luogo, in gran parte di questi siti ci sono rifiuti tossici e pericolosi che mettono a rischio la salute degli abitanti della zona e le attività agricole del cicondario. Terzo spreco: lo smaltimento dei rifiuti fuori legge è sottratto al riciclo legale, e quindi penalizza un’industria che ha grandi prospettive di sviluppo. Ricordiamo che ci sono paesi del Nord europa propnti perfino a comprare nuovi quantitativi di immondizia dall’estero perchè riescono a trasformarla in energia elettrica e in riscaldamento residenziale. Infine, lo smaltimento low cost della malavita è una fonte di guadagno per i pericolosi clan del Sud intrappolato nella mani della criminalità. Il governo dovrebbe darsi una mossa: smantellare le discariche abusive, ormai tutte individuate, e riconvertire i siti contaminati. Sarebbe una bella operazione che coniuga ambiente, sviluppo, lavoro e legalità. Tutte cose che servono all’Italia.

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