Mal primavera: la malattia che non esiste

Stanchezza, mancanza di concentrazione, sbalzi di umore: sono solo i fastidi del cambio di stagione

Le nostre vite sospese sommano l’incertezza e la paura a quello che una vasta letteratura, non troppo scientifica, definisce “il mal di primavera“.  Stanchezza, sonnolenza, sbalzi di umore, un leggero mal di testa.I sintomi sono quasi sempre gli stessi, poi ognuno si preoccupa a modo suo. Spesso sprecando solo tempo.

MAL DI PRIMAVERA

È quasi come se fossimo condannati a una sorta di legge del contrappasso. Le giornate si allungano, diventano più tiepide e più piacevoli, il tempo migliora, ma il nostro benessere mette la marcia indietro. Il mal di primavera, secondo un’indagine della Doxa, è perfino contagioso e colpisce ogni anno circa l’86 per cento della popolazione, 35 milioni di persone, la maggioranza donne.

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QUANTO DURA LA SINDROME DI PRIMAVERA?

Convinte di essere colpite da un male che non esiste, le persone che avvertono i sintomi del cambio di stagione (dalla stanchezza alla irritabilità) fanno anche i calcoli di quanto possa durare il mal di primavera. In realtà è tutto semplice e fisiologico: l’organismo, nella media, ha bisogno di un paio di settimane per adeguarsi alla nuova stagione. Con i relativi cambiamenti.

COME AFFRONTARE L’ARRIVO DELLA PRIMAVERA

Ho letto diversi suggerimenti di mercato per affrontare i disturbi del cambio di stagione. A partire dal consiglio di acquistare i soliti integratori, dei quali noi di Non sprecare non siamo dei grandi estimatori. In realtà il mal di primavera non esiste. È solo un naturale comportamento del nostro organismo che cerca di allinearsi ai nuovi ritmi della vita, dosando le solite serotonina e dopamina che aumentano. Perché drammatizzare? Perché trasformare un ciclo biologico in un meccanismo patologico? È come se volessimo andare da un medico o prendere farmaci solo per i fastidi che abbiamo in seguito al jet lag.

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Certo: l’arrivo della primavera, che va accolto con spirito positivo, è una buona occasione per aumentare alcune semplici ed efficaci buone abitudini. Per esempio: andare a piedi, passeggiare, evitare di muoversi con la macchina. Aumentare a tavola le dosi di dieta mediterranea. Non esagerare con gli alcolici. Non mi sembrano i presupposti per una terapia, o per sprecare soldi con particolari cure e contromisure. Ma solo segnali che siamo uomini e donne normali e paghiamo un piccolo pegno, con l’affaticamento temporaneo del nostro organismo, per l’arrivo della buona stagione. Da festeggiare con un sorriso, piuttosto che ingoiando, tristemente, pasticche di integratori alimentari.

CIBI PER LA STANCHEZZA DI PRIMAVERA

Piuttosto, a proposito di alimentazione e di stili di vita, la primavera è delicata, come tutte le stagioni di passaggio. E ha bisogno di qualche attenzione in più. Cose semplici e facili da fare. Per esempio: stare molto all’aria aperta, senza impigrirsi magari con la scusa della pandemia. Assumere cibi disintossicanti. Dai carciofi ai cetrioli, dai legumi alle fragole. Bere molto. Svolgere una regolare attività fisica. E convincersi che una patologia chiamata “mal di primavera” è una fake news.

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