Staccapanni: così a Genova si raccolgono gli abiti da donare

Vestiti, cappotti, scarpe, pantaloni: dovevano andare ai rifugiati, ma vista la quantità saranno distribuiti anche alle famiglie povere della città. Una bella prova dei cittadini genovesi nella giornata per imparare a donare.

LO STACCAPANNI GENOVA –

Pochi giorni fa, il 4 ottobre, si è celebrata la Giornata del dono. Un’occasione per fare il punto sulla generosità degli italiani che, spesso lo dimentichiamo, in 5 milioni mettono a disposizione tempo e risorse per aiutare i più deboli. Devo dire che l’oscar di questa giornata lo hanno conquistato i cittadini genovesi. Pensate: nel capoluogo ligure in appena due giorni sono state raccolte 15 tonnellate di abiti. Maglioni, scarpe, vestiti, pantaloni, giacche e cappotti: tutto in dono.

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RACCOLTA VESTITI USATI GENOVA –

La raccolta è stata curata dall’associazione Lo Staccapanni della Fondazione Auxilium, da sempre impegnata sul fronte del recupero degli indumenti che di solito non utilizziamo e arriviamo perfino a gettare, in modo indiscriminato, nei bidoni dell’immondizia. La quantità dei vestiti donati è stata talmente grande che si è deciso di allargare la platea dei beneficiare:  dovevano andare ai profughi, e invece saranno distribuiti anche tra le famiglie povere della città. «E’ successo qualcosa che è andata molto al di sopra delle nostre aspettative, e si è espressa l’anima solidaristica della città» commenta Gigi Borgiani, direttore della Fondazione Auxilium. E aggiunge: «E’ la dimostrazione concreta che l’emergenza per gli sbarchi e la povertà di casa nostra non si escludono a vicenda, semmai la carità e la solidarietà, per loro vocazione, includono». Ed è la dimostrazione di quanto sia ormai superato il luogo comune che vuole descrivere i genovesi come un popolo di gente tirchia e indifferente.

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