L’italiano green e’ donna del Nord, 35-54 anni, diplomata

È una donna tra i 35 e i 54 anni, ha un’istruzione media-superiore, è diplomata e vive in una regione del Nord. È l’identikit dell’italiano eco-sostenibile che emerge da un’indagine effettuata da Fondazione impresa. L’88,3% dei connazionali adotta inoltre almeno cinque comportamenti green. Il 10,5% degli italiani, invece, ritiene che le abitudini e le scelte […]

È una donna tra i 35 e i 54 anni, ha un’istruzione media-superiore, è diplomata e vive in una regione del Nord. È l’identikit dell’italiano eco-sostenibile che emerge da un’indagine effettuata da Fondazione impresa. L’88,3% dei connazionali adotta inoltre almeno cinque comportamenti green. Il 10,5% degli italiani, invece, ritiene che le abitudini e le scelte di consumo dei singoli cittadini incidono poco/per niente sullo sviluppo sostenibile.

VERDE È DONNA – Dai dati della ricerca – effettuata su un campione di 600 persone – emerge che a manifestare la maggiore propensione all’adozione di comportamenti attenti all’ambiente nella propria vita quotidiana sono le donne dell’Italia settentrionale che hanno tra i 35 e i 54 anni e un titolo di studio medio-alto. Al secondo posto le donne dell’Italia settentrionale e meridionale di oltre 54 anni in possesso di un titolo di studio medio-alto. Chi mostra purtroppo una scarsa attenzione ai comportamenti eco-sostenibili sono gli uomini dell’Italia meridionale di oltre 54 anni in possesso di un titolo di studio medio-basso.

I COMPORTAMENTI – Quali sono i comportamenti attenti all’ambiente più diffusi tra gli italiani? Il 94,8% dei cittadini del Belpaese evita di sprecare acqua, l’88,8% utilizza lampadine a basso consumo, l’84,5% acquista prodotti alimentari nostrani/di stagione o biologici, l’82,5% limita l’uso dell’impianto di riscaldamento o di raffreddamento e il 75% effettua la raccolta differenziata. Più modesta è invece la quota di italiani che preferisce utilizzare i mezzi di trasporto pubblico o la bicicletta (58,6%); non usa o ha ridotto i prodotti come bicchieri e piatti in plastica, fazzolettini di carta e protezioni igieniche (55,8%); preferisce l’acqua di rubinetto rispetto all’acqusito di quella già imbottigliata (46,8%). Minoritaria è la quota degli italiani che pianificano l’utilizzo dell’automobile in modo da poterla condividere con più persone (33%) e acquista prodotti sfusi come latte, pasta, farina, detersivi, legumi (31,5%).

SI PUÒ MIGLIORARE – Il 13,4% di coloro che oggi non acquistano prodotti sfusi, ha dichiarato però che sarebbe disposto a farlo nel futuro, mentre l’11,8% degli italiani ha detto che ha in programma di ridurre i prodotti usa e getta. L’utilizzo del car sharing potrebbe interessare l’11,3% di coloro che non hanno mai pensato a questa possibilità, e infine il 10,8% si impegnerà nella raccolta differenziata.

L’ANALISI – «È alta la quota di italiani che ha deciso di darsi regole quotidiane per ridurre l’impatto ambientale», concludono i ricercatori di Fondazione Impresa. «Sono in gran parte accorgimenti che fanno parte della sfera domestica, come evitare lo spreco di acqua, l’utilizzo di lampadine a basso consumo, i prodotti biologici. Mentre i comportamenti "fuori casa", come l’utilizzo dei mezzi pubblici o della bicicletta, faticano a imporsi».

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