L’equosolidale all’ipermercato tra sconti e novità

Ecco una bella iniziativa per mettere in pratica la tutela dell’ambiente: Io faccio la spesa giusta manifestazione nata con l’obiettivo di spingere i consumatori all’acquisto di prodotti dal commercio equosolidale è giunta alla sua ottava edizione. L’accordo con la Gdo si intensifica e dunque anche quest’anno in ottobre e per due settimane, dal 15 al […]

Ecco una bella iniziativa per mettere in pratica la tutela dell’ambiente: Io faccio la spesa giusta manifestazione nata con l’obiettivo di spingere i consumatori all’acquisto di prodotti dal commercio equosolidale è giunta alla sua ottava edizione. L’accordo con la Gdo si intensifica e dunque anche quest’anno in ottobre e per due settimane, dal 15 al 30 si potranno acquistare negli ipermercati vecchie tante nuove specialità specialità provenienti dal commercio equo scontate anche del 20%.

Ad esempio si troveranno a prezzi molto interessanti frollini ai cereali con fave di cacao, tavolette di cioccolato fondente e al latte, miele millefiori, caffè miscela classica, succo d’arancia e d’ananas. Ma perché acquistare prodotti dal commercio equosolidale? Per tanti motivi connessi con la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile:

Gli standard di Fairtrade obbligano ad incrementare e sostenere le produzioni eco-sostenibili e la conversione al biologico che meglio si adattano e riducono le emissioni di CO2. Inoltre prevedono l’OGM free, la tutela delle risorse naturali come acqua o foreste, e consentono di mantenere la biodiversità. I produttori Fairtrade compensano le emissioni di CO2 perché riducono l’uso di prodotti chimici, razionalizzando l’acqua e prestando attenzione agli sprechi. Hanno piani per proteggere le foreste, ripiantare alberi per evitare l’erosione dei suoli, riciclare materiale o investire fondi in forni alimentati dai gusci del caffè riciclato. Fairtrade incoraggia sempre i produttori a minimizzare l’uso dell’energia, specialmente quella derivata da fonti non rinnovabili.

Non solo, ma non vi sfruttamento dei lavoratori perché il prezzo fissato per pagargli i prodotti non dipende dalla fluttuazioni di mercato essendo un minimo garantito a cui viene aggiunto il Fairtrade minumum. I punti vendita sono davvero ovunque: NaturaSì, Auchan, Iperal, Il Gigante, Alì, Despar (gruppo Sadas presente in Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Piacenza, Parma, Massa, La Spezia), Finiper, Cadoro, Coop e Carrefour, Conad, Bennet, Lidl.

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