Chantsalnyam ha lasciato la Mongolia per diventare una “Leader di sostenibilità”

È venuta in Europa, per la precisione a Malmoe, in Svezia, per frequentare un corso che insegna come progettare e dirigere imprese in tutti i campi, rispettando i diritti dell’uomo e l’ambiente circostante. Dopo molti sacrifici si è laureata e ora è pronta per tornare a casa e mettere in pratica quello che ha studiato

CORSO DI LAUREA SVEDESE IN SOSTENIBILITÀ

LEADER DI SOSTENIBILITÀ –

Lasciare un segno del proprio passaggio nel mondo. È questa la vocazione profonda, la spinta esistenziale, che ha convinto Chantsalnyam Luvsandorj a lasciare la Mongolia per andare a studiare nella lontana Svezia per imparare ad essere un “leader di sostenibilità”. E pensare che da bambina, tutta sola, guidava mandrie di cammelli e cavalli nel deserto del Gobi, dov’è nata da una famiglia di pastori. Un luogo ostile dove d’estate i termometri possono raggiungere i 50 gradi, per precipitare d’inverno fino a 30 gradi sotto zero. Difficoltà che temprano queste popolazioni e che hanno lasciato un segno tangibile in Chantsalnyam che all’età di appena 8 anni è stata mandata con due dei fratelli di 9 e 14 a studiare in una scuola a 60 chilometri di distanza da casa: la famiglia per loro sperava in un futuro migliore. Futuro che questa ragazza è riuscita a costruirsi studiando con tutte le forze. La vera svolta per Chantsalnyam, però, è arrivata conoscendo un’insegnante che lavorava con un’Organizzazione non governativa francese, che le ha prima insegnato la lingua e poi le ha aperto il mondo del corso di laurea in sostenibilità dell’università di Malmoe. Così ancora giovanissima, seppur già sposata con due figli, è partita all’avventura con la promessa di ritornare per poter migliore il proprio Paese. Proposito che dopo anni di sacrifici si prepara a esaudire.

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CORSO DI LAUREA SVEDESE IN SOSTENIBILITÀ –

Il corso di laurea in “Leader di sostenibilità” dell’università di Malmoe ha l’obiettivo di formare studenti in grado di progettare e dirigere imprese in tutti i campi, rispettando i diritti dell’uomo e l’ambiente circostante. Tra gli sbocchi naturali ci sono le aziende ma anche le Ong, magari per studiare piani capaci di dissetare i deserti, in Africa, o appunto in Mongolia. Nel corso di studi ci sono studenti internazionali che come Chantsalnyam cercano le risposte ai problemi delle loro terre: Kubra Saeedi, ad esempio, è venuta dall’Afghanistan e studia ingegneria digitale, mentre Shahjan Siraj è arrivato in Svezia dal Bangladesh e studia “salute globale”.

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CHANTSALNYAM LUVSANDORJ –

La vocazione ambientalista in Chantsalnyam ha radici molto profonde. Fin da bambina, infatti, ha cominciato a interessarsi ai problemi dell’ambiente, dei rifiuti, della scarsità d’acqua nel suo Paese, guardando in modo più consapevole a quella natura che aveva conosciuto e affrontato fin da bambina. Oggi, dopo essersi laureata, si apre un nuovo capitolo della sua vita che prevede il ritorno in Mongolia per metttere finalmente in pratica tutto quello che ha studiato.

Le foto sono tratte da Thelocal.se

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