L’abito da sposa fatto con le bottiglie di plastica riciclate

Nel giorno delle nozze, tanto atteso e organizzato, tutti gli occhi sono puntati su di lei, la sposa, il cui abito diventa a lungo oggetto di discussione tra amiche e conoscenti. Ma provate ad immaginare se il giorno del fatidico Sì la sposa arrivasse vestita di…plastica. Le amiche sarebbero ancora verdi di invidia?  L’originale trovata […]

Nel giorno delle nozze, tanto atteso e organizzato, tutti gli occhi sono puntati su di lei, la sposa, il cui abito diventa a lungo oggetto di discussione tra amiche e conoscenti. Ma provate ad immaginare se il giorno del fatidico la sposa arrivasse vestita di…plastica. Le amiche sarebbero ancora verdi di invidia

L’originale trovata dell’abito da sposa realizzato con le bottiglie di plastica è di una celebre stilista ed eco-designer britannica, Michelle Brand, già nota per i suoi bellissimi fiori in PET riciclato che ha utilizzato 2.220 basi di bottiglie di plastica riciclata, 6.512 tappi di bottiglie di plastica e 13.880 etichette, e che ha battezzato proprio così: Green With Envy.

L’abito, che ha debuttato ad aprile presso il centro commerciale più grande della Gran Bretagna, è stato ideato con un nobile fine: incoraggiare all’utilizzo delle sporte, le classiche borse di tela riutilizzabili, contro i sacchetti di plastica.

Per la progettista, è stata una straordinaria opportunità quella di trasformare oggetti di uso quotidiano e farli rivivere in modo diverso. Tuttavia, ha spiegato, non è stato facile tessere un abito con la plastica delle bottiglie. Sono stati necessari infatti vari passaggi, dal lavaggio del fondo delle bottiglie al taglio, fino alla limatura e alla lucidatura, e infine alla creazione vera e propria del vestito da sposa.

 

Su Ecouterre si leggono le parole dell’originale stilista che ha condiviso l’emozione di un progetto che ha avuto come fine il riciclo e il rispetto per l’ambiente: “Il lavoro e il supporto dei volontari mi ha aiutata molto a progettare e creare un pezzo favoloso. Spero che la gente voglia saperne di più sul processo di realizzazione dell’abito“.

 

Le speranze della Brand non vanno dunque in direzione di un riscontro economico, ma hanno il fine ben più nobile dell’educazione al riciclo ma anche quello di “portare l’idea della sostenibilità all’interno del consumo quotidiano in modo creativo e stimolante“.

Tutto pronto per le vostre nozze ecosostenibili? Non dimenticate le fedi nuziali etiche e le bomboniere solidali.

Fonte: GreenMe

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