La Fao chiede più allevamenti sostenibili per i Paesi in via di sviluppo

La Fao non mette la testa sotto la sabbia e ammette nel suo ultimo rapporto, The state of food and agriculture presentato oggi a Roma che: Il bestiame e’ fondamentale per il sostentamento di circa un miliardo di persone povere. Il bestiame fornisce reddito, alimenti di alta qualita’, carburante, energia, materiale da costruzione e fertilizzanti, […]

La Fao non mette la testa sotto la sabbia e ammette nel suo ultimo rapporto, The state of food and agriculture presentato oggi a Roma che:

Il bestiame e’ fondamentale per il sostentamento di circa un miliardo di persone povere. Il bestiame fornisce reddito, alimenti di alta qualita’, carburante, energia, materiale da costruzione e fertilizzanti, contribuendo in tal modo alla sicurezza alimentare e alla nutrizione. Per molti piccoli agricoltori, il bestiame infine, fornisce anche una rete di sicurezza in caso di bisogno.

Dunque viene sottolineato che si rendono necessarie ricerca e sviluppo sostenibile per far si che l’aumento degli allevamenti non abbia un impatto devastante in un gia’ fragile ambiente. Secondo Jacques Diouf e’ fondamentale il ruolo della governance e spiega nel suo discorso:

Identificare e definire il ruolo del governo, nel suo senso piu’ ampio, e’ la pietra angolare su cui lo sviluppo futuro del settore zootecnico deve costruire. Occorre intensificare gli sforzi per garantire che questo settore in rapida crescita contribuisca appieno alla sicurezza alimentare e riduzione della poverta’, con lo sviluppo di un settore zootecnico piu’ responsabile.

Per soddisfare la domanda crescente, a livello mondiale, di produzione annua di carne si passera’ entro il 2050 dagli attuali 228 milioni di tonnellate ai 463 milioni di tonnellate e la popolazione di bovini, e’ stato stimato, passera’ da 1.5 miliardi di capi a 2.6 miliardi di capi mentre capre e pecore passeranno dagli attuali 1.7 miliardi di capi ai 2.7 miliardi di capi.

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