La California mette al bando le vaschette in polistirolo

Giuseppe Cutrone                            www.greenstyle.it Dal 2014 niente più vaschette per alimenti in polistirolo nei supermercati e ristoranti della California. Il divieto di utilizzare questo tipo di contenitori entrerà in vigore inizialmente in 50 giurisdizioni, ma ci sono ampie possibilità che il provvedimento venga esteso a tutto il territorio dello stato. Dal 1 gennaio del 2014 le […]

Giuseppe Cutrone                            www.greenstyle.it

Dal 2014 niente più vaschette per alimenti in polistirolo nei supermercati e ristoranti della California. Il divieto di utilizzare questo tipo di contenitori entrerà in vigore inizialmente in 50 giurisdizioni, ma ci sono ampie possibilità che il provvedimento venga esteso a tutto il territorio dello stato.

Dal 1 gennaio del 2014 le celebri vaschette, attualmente utilizzate in tutto il mondo per il confezionamento di numerosi generi alimentari, non potranno più essere utilizzate in tutta la filiera alimentare, dalla grande distribuzione fino ai commercianti e ai ristoratori.

Il motivo che ha portato il parlamento californiano a prendere questa decisione è semplice: il polistirolo impiega moltissimi anni, anche migliaia di anni, per essere assorbito da parte dell’ambiente, con conseguenze che è molto facile immaginare. Inoltre, come se ciò non fosse sufficiente, la sua natura tipicamente granulare e molto fragile fa sì che i granelli di polistirene di cui è composto si spargano su vasti territori.

La decisione non è però passata in sordina, ma è stata accolta con un certo disappunto dai produttori di imballaggi in polistirolo, tanto da annunciare che daranno battaglia affinché il governo della California faccia dietrofront e torni sui propri passi e inserire il polistirolo tra i materiali da riciclo.

A sostegno della loro posizione, i produttori asseriscono infatti che, contrariamente a quanto si dice, il polistirolo può essere riciclato e, dato che la legge appena approvata sembra lasciare la possibilità di usare queste confezioni purché si assicuri un riciclo del 60% del materiale impiegato, ci sono le premesse affinché la produzione e la distribuzione di contenitori in polistirolo prosegua anche oltre il 2014.

Secondo la Dart, uno dei produttori del settore, l’inquinamento delle spiagge e delle acque marine della California non è dovuto al polistirolo usato per i generi alimentari, bensì a quello impiegato per imballare elettrodomestici e altri prodotti tecnologici. Una posizione non condivisa dal senatore Alan Lowenthal, promotore della legge, che ha affermato:

Questo provvedimento non servirà solo a eliminare quella che sta diventando ormai una vera piaga ambientale ma farà anche da trampolino per le nostre aziende, che potranno lanciarsi nel settore del packaging alternativo ed ecosostenibile.

Insomma, nonostante le comprensibili resistenze dei produttori la California si avvia verso il bando per questo tipo di imballaggi, aspetto che la pone all’avanguardia rispetto agli altri stati americani e a molti altri paesi nel mondo, che magari potrebbero prendere esempio e adottare simili politiche, incentivando la produzione e l’utilizzo di imballaggi eco-compatibili e rispettosi per l’ambiente.

 

 

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