La Bp non rispettava gli standard di sicurezza

I nuovi membri del personale erano totalmente impreparati sugli standard minimi di sicurezza. E’ quanto emerge da un’indagine compiuta dall’HSE (Dipartimento di Salute e Sicurezza) sulla British Petroleum, sei mesi prima del disastro abbattutosi sul Golfo del Messico. Le indagini erano state autorizzate in seguito alle recriminazioni sollevate da un dipendente impiegato sulla piattaforma Clair, […]

I nuovi membri del personale erano totalmente impreparati sugli standard minimi di sicurezza. E’ quanto emerge da un’indagine compiuta dall’HSE (Dipartimento di Salute e Sicurezza) sulla British Petroleum, sei mesi prima del disastro abbattutosi sul Golfo del Messico.

Le indagini erano state autorizzate in seguito alle recriminazioni sollevate da un dipendente impiegato sulla piattaforma Clair, vicino al punto in cui la BP iniziera’ le trivellazioni.

I risultati dell’inchiesta, inviati ai vertici della BP a ottobre dell’anno scorso, evidenziano gravi lacune nella preparazione del nuovo personale alle misure di sicurezza di base. I documenti, i cui contenuti sono stati resi noti oggi dal Daily Telegraph, mettono poi in luce che anche ai piu’ alti vertici dell’azienda vi era la tendenza a non rispettare le procedure ufficiali.

Gli inquirenti hanno anche criticato la BP per la sua reazione ad accuse di tale entita’, dicendo che sembravano non cogliere la reale imporanza e gravita’ delle questioni sollevate. Sempre secondo i dati raccolti, ci sarebbero ben quattro esempi di incidenti verificatisi nel raggio del mare del Nord tra il 2008 e il 2009, da cui pero’ la BP sembrerebbe non aver tratto alcun insegnamento. Il tutto mentre Tony Hayward, amministratore delegato dell’azienda, si prepara ad essere sentito mercoledi’ in Inghilterra sulle trivellazioni.

Tim Yeo, presidente del Comitato per l’Energia e i Cambiamenti Climatici, ha dichiarato che la verifica della preparazione dello staff che operava nel Mare del Nord era un punto centrale nell’indagine. Ci sono degli aspetti che necessitano assolutamente di essere migliorati, ha dichiarato. Un altro membro del comitato, Tom Greatrex, ha aggiunto che per quel che riguarda il problema della sicurezza nel mare del Nord, a preoccuparlo e’ l’abisso che separa realta’ e retorica.

Gli uffici centrali della BP hanno fatto sapere che le misure di sicurezza sono state riviste e migliorate da novembre, mentre il capo delle operazioni alla piattaforma Clair ha replicato ai responsabili dei Servizi sulla Salute e Sicurezza che L’esito delle indagini ha provocato forte costernazione tra i membri della piattaforma, che respingono fermamente e accuse sollevate. Un portavoce di British Petroleum ha dichiarato: La piattaforma Clair e’ conforme a eccellenti standard di sicurezza, e ha recentemente raggiunto sei anni di operazioni senza alcun incidente.
Ma i dati raccolti mostrano che in ben quattro installazioni su cinque controllate lo scorso anno sono state riscontrate lacune nelle misure adottate per prevenire la fuoriuscita di petrolio.

L’invito a una preparazione piu’ attenta ed accurata e’ la raccomandazione che e’ emersa dal report interno di British Petroleum la scorsa settimana. Un passo in avanti per scongiurare il ripetersi di eventi come quello che lo scorso 22 aprile nelle acque del Golfo del Messico ha spezzato la vita a undici persone e dato origine a una immane catastrofe ambientale.

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