Quando l’azienda fa lo Stato: ecco il bonus bebè per i dipendenti che fanno figli

La Brazzale, una delle società lattiero-casearie più antiche d’Italia, ha deciso che da quest’anno tutti i lavoratori a cui nascerà un figlio avranno diritto a una mensilità media netta in più per fronteggiare le prime spese di una famiglia allargata. Una misura per far fronte alla “tragedia collettiva” della denatalità

BRAZZALE BONUS FIGLI

INCENTIVI ALLA MATERNITÀ –

1.500 euro, uno stipendio intero, per incentivare 550 dipendenti dell’azienda a fare figli. Roberto Brazzale, cinquantenne, vicentino, è un imprenditore coraggioso, e di fronte al problema, che ci riguarda tutti, uomini e donne, famiglie e single, del crollo della natalità in Italia, ha fatto la cosa più semplice ma anche più efficace del mondo: ha introdotto, con il suo portafoglio, un bonus-bebè aziendale di 1.500 euro. Ancora una volta, come accade anche a proposito di asili e di aiuti alle donne, le aziende private, in alcuni casi, diventano più efficaci e più concrete dello Stato, del Parlamento, del governo. E fanno gesti che possono lasciare un segno e aprire una strada, come avviene in tanti paesi europei, a favore della natalità e dell’enorme spreco che si consuma nel nostro Paese, dove fare figli è diventato sempre più complicato. Pensate che cosa potrebbe accadere per esempio, se il gesto di Brazzale fosse imitato da altri piccoli e medi imprenditori italiani: il bonus bebè aziendale diventerebbe una rivoluzione nei nostri stili di vita.

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STIPENDIO PER CHI FA FIGLI –

“C’era bisogno di dare un segnale chiaro: l’Italia e l’Europa devono rimettere i bambini al centro della vita. Da imprenditore, ho cominciato facendo concretamente la mia parte”, ha dichiarato in una recente intervista Roberto Brazzale. La sua azienda lattiero-casearia, nata nel 1784, è considerata tra le più antiche del nostro Paese e si trova a Zanè, nel Vicentino. Il bonus introdotto da Brazzale prevede che da quest’anno ogni dipendente che avrà un bambino, otterrà una mensilità media netta in più per fronteggiare le prime spese di una famiglia allargata. L’incentivo interesserà anche i lavoratori dell’azienda a a Litovel nella Repubblica Ceca, dove il gruppo ha aperto anche 19 negozi.

BRAZZALE BONUS FIGLI –

La scelta di introdurre questo aiuto è figlia della coscienza del fatto che negli ultimi decenni si sono moltiplicate le difficoltà per i giovani che vogliono mettere su famiglia. Spesso non si riesce a far fronte a l’aumento delle uscite che comporta il lieto evento e in molti desistono come dimostrano gli impietosi dati sulla natalità. Un fenomeno che Brazzale definisce una “tragedia collettiva”. Nel 2016 infatti, per la prima volta dopo novant’anni, la popolazione nazionale è diminuita. E il primato spetta proprio al Veneto, non più inesauribile miniera di culle, dove tra il 2008 e il 2015 le nascite sono precipitate del 20%, un quinto di bambini in meno. Dell’incentivo potranno beneficiare non solo le mamme ma anche i papà o a chi adotterà un bambino. Unico requisito: essere dipendenti da almeno due anni e assicurare la collaborazione per i due successivi a ogni lieto evento. Un modo per investire seriamente nell’asset strategico più importante di ogni azienda: il capitale umano.

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