Inceneritore a Parma: si parte e anche Grillo scopre il realismo

Inceneritore a Parma: si parte. Dopo le prime prove a caldo dell’impianto, il termovalorizzatore, costato 193 milioni di euro, entrerà a regime a metà maggio. E potrà trasformare tonnellate di rifiuti in energia elettrica ed acqua calda per gli abitanti di Parma. LEGGI ANCHE: La lezione di Parma, il termovalorizzatore entrerà in funzione. E con […]

Inceneritore a Parma: si parte. Dopo le prime prove a caldo dell’impianto, il termovalorizzatore, costato 193 milioni di euro, entrerà a regime a metà maggio. E potrà trasformare tonnellate di rifiuti in energia elettrica ed acqua calda per gli abitanti di Parma.

LEGGI ANCHE: La lezione di Parma, il termovalorizzatore entrerà in funzione. E con la demagogia si vincono le elezioni ma non si governa

Dopo le minacce elettorali di Beppe Grillo  (“chiunque oserà accenderlo dovrà passare sul cadavere del sindaco”), Federico Pizzarotti non si è spaventato e ha deciso di portare a termine un’opera pubblica strategica per la sua città.

Che cosa insegna la lezione di Parma? Innanzitutto che l’inceneritore, in grado di non emettere né fumo né sostanze tossiche, è un impianto possibile purchè garantisca il massimo livello di sicurezza per la salute dei cittadini. In secondo luogo, un conto è la propaganda e altra cosa è governare. E il Movimento 5 stelle a Parma ha dimostrato una sana capacità di realismo che farà scuola anche in altre amministrazioni locali dove i grillini sono presenti.

La buona politica passa attraverso la porta stretta di scelte coraggiose.

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