Tonno in scatola: pro e contro

Pratico e versatile. Il tonno in scatola presenta molti vantaggi. Anche a livello nutrizionale non è niente male. Purché di qualità. I migliori marchi italiani.

tonno in scatola

La versione in scatola è la più diffusa, da parte degli amanti del pesce, per il consumo del tonno. I motivi sono semplici: è molto pratica, disponibile in qualsiasi periodo dell’anno, facile da preparare in tante combinazioni per primi e secondi piatti. Ma, in compenso, stiamo sprecando qualcosa delle qualità del tonno? E quali sono i vantaggi e gli svantaggi del consumo del tonno in scatola?

TONNO IN SCATOLA: PRO E CONTRO

Il tonno in scatola rappresenta una valida alternativa al tonno fresco, purché sia di qualità. I pro riguardano sicuramente i tempi di conservazione perché le scatolette, come i barattoli di vetro, hanno il vantaggio di durare a lungo. E la versatilità del prodotto.

A livello nutrizionale, a quanto pare tonno fresco e tonno in scatola sono simili. Ma se le scatolette contengono oli di scarsa qualità, ecco che allora le cose cambiano radicalmente. Altro discorso riguarda l’apporto calorico. Il tonno fresco è un po’ meno calorico rispetto al tonno in scatola conservato in olio.

Ricapitolando, ecco i pro:

  • È comodo e versatile;
  • Si conserva a lungo;
  • In genere ha prezzi più vantaggiosi;
  • I valori nutrizionali, se il tonno in scatola è di qualità, sono simili a quelli del tonno fresco.

I principali contro sono i seguenti:

  • Se conservato in olio è un po’ più calorico;
  • Se il liquido di conservazione non è di buona qualità, ne risente ovviamente anche il tonno;
  • Nei prodotti di scarsa qualità spesso non vengono specificate le parti di tonno utilizzate, a volte questo accade per nascondere i tagli meno pregiati.

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VALORI NUTRIZIONALI

Per ogni 90-100 grammi di tonno in scatola, una porzione ideale a pranzo oppure a cena, ci sono:
  • 26,2 grammi di proteine
  • 10,1 grammi di lipidi
  • 316 milligrammi di sodio
  • 301 milligrammi di potassio
  • 205 milligrammi di fosforo
  • 7 milligrammi di calcio
  •  1.7 milligrammi di ferro
Grazie a una dose abbondante di proteine, il tonno in scatola garantisce una buona dose di questa macromolecola e consente di conservare un peso ottimale. Il tonno in scatola ha un potere antiossidante, contrasta l’invecchiamento e viene considerato un alimento anti-spreco in quanto non sono previsti scarti.

SVANTAGGI DEL TONNO IN SCATOLA

Nonostante i valori nutrizionali di tonno fresco e tonno in scatola siano simili, le scatolette possono presentare diversi svantaggi. Per esempio un’eccessiva quantità di sale oppure olio di conservazione di scarsa qualità. Ma anche una riduzione degli Omega 3, perlomeno nel tonno al naturale che viene spesso preparato utilizzando i tagli più magri.

A proposito delle parti di tonno utilizzate, si va dal filetto alla ventresca fino ai tagli meno pregiati. Di solito le scatolette con tagli pregiati specificano il loro utilizzo in etichetta.

I tonni più utilizzati per la produzione del tonno in scatola sono il tonno pinna gialla e il tonnetto striato, ma Altroconsumo sottolinea che il primo, sebbene di qualità, rientra nelle specie a rischio di estinzione, il secondo è meno prelibato ma se non altro più sostenibile, e quindi da preferire.

tonno in scatola

PERCHE’ LEGGERE L’ETICHETTA DEL TONNO IN SCATOLA

La lettura dell’etichetta del tonno in scatola è molto importante per diversi motivi. Innanzitutto sappiamo da dove arriva: e qui vale la pena privilegiare il tonno proveniente dal mediterraneo. Ha viaggiato meno prima di essere confezionato ed è sicuramente di ottima qualità. Un secondo motivo importante per il quale bisogna sempre leggere l’etichetta del tonno è la verifica del contenuto al suo interno dell’olio di oliva extravergine, e non di quello di semi, e dell’assenza di aroma o di esaltatori di sapidità.

QUANTO TONNO IN SCATOLA AL GIORNO POSSIAMO CONSUMARE?

Il tonno è un alimento prezioso ma, come specifica il Ministero della Salute, può contenere dosi elevate di metilmercurio e quindi bisogna limitarne il consumo. Il tonno pinna blu e il tonno bianco, raramente usati per la produzione di tonno in scatola in Europa, da questo punto di vista sono quelli più a rischio. In ogni caso il Ministero della Salute consiglia “non più di due porzioni settimanali di tonno”. Quindi non va mangiato ogni giorno. 

CHI HA IL COLESTEROLO ALTO PUÒ MANGIARE TONNO IN SCATOLA?

Per quanto riguarda il colesterolo, “Farmacia Di Sapio” sulla propria pagina facebook specifica che “il tonno fornisce un modesto apporto lipidico che varia da 0,3 g per 100 del tonno in salamoia a 10 g per 100 di quello conservato sott’olio” e che “gli acidi grassi polinsaturi Omega 3 hanno effetti benefici sull’apparato cardiovascolare e abbassano il colesterolo cattivo.”

VALORE NUTRIZIONALE DEL TONNO IN SCATOLA

Dicevamo che i valori nutrizionali del tonno in scatola sono simili a quelli del tonno fresco. Sempre “Farmacia Di Sapio” specifica che “le tecniche di conservazione usate per inscatolare l’alimento consentono il mantenimento delle caratteristiche nutrizionali che sono simili a quelle del tonno fresco”. Inoltre riporta che entrambi sono “ricchi di proteine nobili e, addirittura, il tonno in scatola ne contiene una quantità maggiore (25 g per 100 g di alimento) rispetto a quello fresco (21 g per 100 g di alimento).”

Inoltre il tonno in scatola contiene molte proteine nobili, “ben 25 g ogni 100 g di prodotto”, motivo per cui è particolarmente consigliato per migliorare il tono e l’efficienza muscolare.

COME SCEGLIERE IL TONNO IN SCATOLA

Leggere attentamente le etichette rimane sempre importantissimo. E visto che la sostenibilità, oltre alla qualità del tonno, è un aspetto assolutamente da considerare, meglio privilegiare il tonnetto striato rispetto al tonno pinna gialla che, come abbiamo detto, rischia l’estinzione.

Altra cosa importante è la provenienza del pesce perché alcune zone sono più consigliate di altre. Altronconsumo segnala come zone consigliate il Pacifico occidentale e centrale: FAO 61, 71, 81, e come sconsigliate l’Oceano Atlantico: FAO 31, 34, 41, 47 e l’Oceano Indiano: FAO 51, 57.

Anche il metodo di pesca non va sottovalutato. I migliori? La pesca a canna e la pesca con reti a circuizione su banchi liberi, senza utilizzo di FAD.

I MIGLIORI 10 TONNI IN SCATOLA

Altroconsumo ha stilato la classifica dei 10 migliori tonni in scatola dopo aver preso in esame 24 marchi, selezionandoli sulla base di alcuni parametri. Caratteristiche organolettiche, freschezza del tonno e sicurezza, informazioni riportate in etichetta. Non sempre esiste una relazione tra alto posto in classifica e alto prezzo, motivo in più per imparare a scegliere.

Ecco la classifica completa di Altronconsumo dal primo all’ultimo posto:

  1. As do Mar, tonno a trancio intero
  2. As do Mar, tonno all’olio di oliva
  3. Selex
  4. Callipo
  5. Fratelli Carli
  6. Rio Mare, tonno all’olio di oliva pescato a canna
  7. Consorcio, Tonno all’olio di oliva
  8. Conad Piacersi Tonno Leggero
  9. Nostromo
  10. Angelo Parodi Trancio di tonno
  11. Rio Mare, tonno all’olio di oliva
  12. Nostromo Basso in Sale
  13. Ardea Tonno
  14. Palacio de Oriente, tonno in trancio
  15. Mare Aperto
  16. Coop Tonno Leggero pescato a canna
  17. Rio Mare Leggero
  18. Nixe (Lidl)
  19. Mareblu Leggero
  20. Mareblu Vero Sapore
  21. Carrefour tonno a pinne gialle
  22. Pescantina, tonno all’olio EVO biologico
  23. Maruzzella, tonno all’olio di oliva
  24. Athena (Eurospin)

LE MIGLIORI RICETTE A BASE DI TONNO:

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