Il mercatino di Angri (SA)

Il Comune di Angri (SA) ha organizzato per le domeniche del 17 e 24 aprile e del 1° maggio i mercatini dell’Ecoscambio, uno spazio nuovo di socialità ed economia ecologica, dove sperimentare forme di scambio senza denaro, come il baratto e il dono. L’iniziativa rientra nel più ampio progetto di riduzione dei rifiuti dal titolo […]

Il Comune di Angri (SA) ha organizzato per le domeniche del 17 e 24 aprile e del 1° maggio i mercatini dell’Ecoscambio, uno spazio nuovo di socialità ed economia ecologica, dove sperimentare forme di scambio senza denaro, come il baratto e il dono.

L’iniziativa rientra nel più ampio progetto di riduzione dei rifiuti dal titolo “Riusiamoli”, promosso lo scorso febbraio dall’Assessorato all’Ambiente in collaborazione con Angri Eco Servizi e coordinato dall’ing. Gianluca Scoppa per sensibilizzare la cittadinanza angrese, in particolar modo i giovani, sull’importanza del riciclo e del riuso dei beni durevoli.

Gli stand saranno collocati in Piazza Doria, Piazza Annunziata e Piazzale Lazio dove personale qualificato assisterà i cittadini nello svolgimento delle attività mostrando e valutando il valore degli oggetti disponibili per il ritiro o lo scambio. Contestualmente a tutti i convenuti saranno distribuite le “eco shopper”, ossia le borse in cotone destinate a sostituire in via definitiva quelle monouso in plastica.

“In questi anni, in Italia, la produzione di rifiuti urbani sta aumentando a ritmi elevati e preoccupanti, aggravando continuamente la situazione gestionale e impiantistica, ha dichiarato il Sindaco Pasquale Mauri. Con questa simpatica iniziativa vogliamo incentivare i cittadini a contribuire concretamente a ridurre la quantità di rifiuti destinata alle discariche, perché parte di ciò che scartiamo potrebbe non diventare spazzatura, bensì risorsa per qualcun altro. Con questo progetto sarà possibile effettuare lo scambio di beni durevoli ancora utilizzabili, al fine di ottenere benefici economici per i cittadini e, al contempo, perseguire un interesse per l’intera collettività, quello della tutela ambientale”.

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