Il fil rouge che lega le donne e il cambiamento climatico

Come adattarsi al meglio ai cambiamenti climatici? Dando il potere alle donne. Non è la soluzione offerta da qualche gruppo di femministe sfegatate, ma i risultati di uno studio condotto dalla Banca Mondiale, secondo il quale le donne, una volta raggiunti i vertici del potere, rappresentano una risorsa fondamentale per contrastare gli effetti dei cambiamenti […]

Come adattarsi al meglio ai cambiamenti climatici? Dando il potere alle donne. Non è la soluzione offerta da qualche gruppo di femministe sfegatate, ma i risultati di uno studio condotto dalla Banca Mondiale, secondo il quale le donne, una volta raggiunti i vertici del potere, rappresentano una risorsa fondamentale per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e predisporre le dovute misure di adattamento. Secondo lo studio, infatti, in caso di catastrofi naturali o di eventi estremi, le donne svolgerebbero un ruolo centrale nella costruzione della resilienza climatica delle loro comunità. Nel documento, dal titolo “Gender and climate change: three things you should know”, la Banca Mondiale sottolinea l’importanza che riveste la parità di genere per un’azione efficace sul cambiamento climatico. Il problema, però è che nella maggior parte dei casi le donne non godono degli stessi diritti e degli stessi status socio-economici degli uomini, rispetto ai quali di fatto sono più vulnerabili, sia agli impatti dei cambiamenti climatici che alle situazioni di pericolo. Nei Paesi in Via di Sviluppo, per esempio, i progetti volti a fronteggiare i cambiamenti climatici o a migliorare l’accesso all’energia possono implicare importanti benefici se, durante la pianificazione iniziale, viene presa in considerazione la parità di genere. Un primo esempio riportato dallo studio è l’India, dove le donne sono riuscite a migliorare le loro opportunità sociali ed economiche minate dalla siccità attraverso gruppi di auto-aiuto interconnessi tra loro. Un altro esempio è quanto accaduto in Nigeria, dove il progetto sulla mobilità sostenibile “Bus Rapid Transit” è riuscito a ridurre le emissioni di carbonio del 20% rendendo le donne importanti utilizzatori del trasporto pubblico. Come? Grazie a un’analisi di genere effettuata in vista del progetto, che ha evidenziato la necessità di tutta una serie di misure di sicurezza pensate per le donne, al fine di incentivare un loro utilizzo del sistema.  

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