Come parlare di guerra ai bambini

Innanzitutto bisogna ascoltarli. E spiegare perché non esistono guerre indispensabili. L'aiuto di qualche lettura

come spiegare la guerra ai bambini

Non si può tacere. Neanche con loro. I bambini hanno il diritto di capire che cosa significa la guerra, quale distruzione porta e perché nel mondo globale qualsiasi conflitto, anche quello che ci appare il più lontano, avviene sempre «dentro casa nostra». E non altrove.  Serve gradualità, delicatezza, empatia: ma le risposte vanno date, anche nella gravità della situazione, senza nasconderla.

COME SPIEGARE LA GUERRA AI BAMBINI

Le atrocità della guerra sono complesse da spiegare. Con i bambini si preferirebbe non doverne mai parlare. Eppure, quando notizie, foto, video o reportage dal fronte come nel caso dell’invasione russa in Ucraina, o del tragico e infinito conflitto che insanguina Israele e la Palestina, compaiono ovunque, diventa quasi impossibile farne a meno. I piccoli percepiscono immediatamente l’ansia e la paura provata dai più grandi e al contempo, comprendono se in ciò che gli viene detto ci sia sincerità. Ed è per questo che bisogna essere il più delicati e autentici possibile. Ma come spiegare la guerra ai bambini nella maniera più efficace e senza amplificare le loro emozioni?

Innanzitutto, nel momento in cui si voglia affrontare un discorso del genere, l’ideale sarebbe ascoltare quali sono i dubbi dei bambini e in seguito cercare di dare delle risposte pertinenti. Pertanto, di fronte a dei bimbi in tenera età, meglio spiegare la guerra leggendo delle fiabe in cui essa è menzionata oppure attraverso letture per bambini dove ciò è romanzato e viene raccontato più da un punto di vista emotivo che pratico.

come spiegare la guerra ai bambini, guerra, Ucraina, Russia

LEGGI ANCHE: Come aiutare l’Ucraina

DOBBIAMO SPIEGARE LA GUERRA AI BAMBINI?

I bambini, soprattutto negli anni prescolastici, è giusto che vengano schermati da argomenti duri e difficili da affrontare, affinché notizie come la guerra non impattano in maniera negativa sul loro stato emotivo. Tuttavia, è pur sempre vero che le nuove generazioni se escluse da determinate realtà, potrebbero mancare in futuro di quella empatia nei confronti di ciò che li circonda. E questo infatti può sfociare in un problema di natura sociale che potrebbe portare ad un’apatia e ad un disinteresse per le condizioni di coloro che sono in difficoltà e in cerca di aiuto.

Per evitare che ciò accada, è necessario informare i bambini che la guerra è tutt’altro che necessaria. Piuttosto, è una scelta, così come lo è quella di aiutare gli altri, di fare solidarietà o fare la pace. E ciò può avvenire in un’unica maniera, ovvero educando al rispetto reciproco, insegnando l’importanza dei valori e dell’ardua conquista dei diritti umani, e avvicinando i bambini alla coesione, alla diversità culturale e alla condivisione.

COME RACCONTARE LA GUERRA AI BAMBINI

Come si può ipotizzare, non esiste una traccia da seguire per raccontare la guerra ai bambini. E al contempo, è anche errato cercare di dare una soluzione superficiale. Infatti, un argomento di tale portata non può essere espresso con parole generiche e frettolose. Questo perché i piccoli necessitano di una spiegazione chiara, coincisa e reale di cosa è e cosa comporta un conflitto armato, seppur in maniera delicata, empatica e da un punto di vista soprattutto emotivo. Ad esempio, meglio tralasciare il tema della morte, a meno che non sia espressamente chiesto dai bambini. Inoltre, cercare di trovare delle risposte adeguate e vicine ai piccoli, utilizzando termini di paragone come un evento accaduto in famiglia o a compagni di scuola.

I CONSIGLI DI SAVE THE CHILDREN PER SPIEGARE LA GUERRA AI BAMBINI

Da decenni attivi sul campo ad offrire soccorso umanitario in qualsiasi luogo martoriato da guerra, fame e piaghe di questo mondo, Save The Children è un barlume di speranza in tutti i paesi in difficoltà. A tal proposito, questa No Profit ha espresso dei consigli pratici su come spiegare la guerra ai bambini.

Innanzitutto, è importante selezionare le notizie in famiglia e spiegarle con chiarezza ai bambini senza lasciare che la moltitudine di comunicazioni ansiogene devasti la loro psiche. In particolare, meglio comprendere cosa sanno già a riguardo e in caso implementare la loro conoscenza o correggere inesattezze apprese altrove. Un metodo molto efficiente è anche quello di suggerire libri sulla guerra e sulla pace. Save The Children consiglia anche a scuola di dedicare del tempo sull’informazione didattica sul tema della guerra. Infine, le storie personali colpiscono nel profondo delle persone. Per questa ragione, è consigliato lasciare che i coetanei raccontino le loro testimonianze.

bambino, libro, lettura, come spiegare la guerra ai bambini

PENSIERI SULLA GUERRA PER I BAMBINI

Quando si è dinanzi alla guerra e alle ostilità sembra che nulla possa esprimere questo dolore senza colpire i bambini. Ma alcuni hanno tentato di dare qualche spiegazione per raggiungere anche i più piccoli. Ecco tre pensieri sulla guerra per bambini:

Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra

Gianni Rodari

Non c’è mai stata una guerra buona o una pace cattiva

Benjamin Franklin

La tolleranza è la virtù che rende possibile la pace. E solo i bambini la praticano.

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. Clicca qui!

COME PARLARE DI GUERRA AI BAMBINI

Il giornale inglese The Day ha pubblicato alcuni consigli per parlare di guerra ai bambini.
  • Spiegate quello che sta accadendo, cercando di isolare le notizie false
  • Scegliete il momento giusto, non certo prima di andare a dormire
  • Verificate come si sentono, e se sono particolarmente turbati
  • Non parlate attraverso sentenze e certezze. Scavate nei dubbi
  • Siate aperti al dialogo, anche se ascoltate qualche eresia
  • Non sottovalutate i loro pensieri, ma tenete conto dell’età
  • Rassicurateli
  • Siate positivi, usando l’argomento dell’ottimismo della volontà
  • Contenete la rabbia, anche di fronte alle più sfacciate prevaricazioni
  • Ricordate qualche analogia con altre pagine di storia

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE:

Torna in alto