Guerrilla Bike Lane: piste ciclabili fai da te per chiedere maggiore sicurezza sulle due ruote

Una forma di protesta portata avanti di solito durante la notte e che consiste nel tracciare sull’asfalto delle piste ciclabili fai da te allo scopo di provare a condizionare il traffico e richiamare l’attenzione dell’amministrazione locale sulla necessità di una maggiore sicurezza per i ciclisti.

Guerrilla Bike Lane: piste ciclabili fai da te per chiedere maggiore sicurezza per i ciclisti

GUERRILLA BIKE LANE – A chi non piacerebbe svegliarsi la mattina e andare al lavoro, a scuola o all’università in bicicletta evitando mezzi pubblici affollati e traffico? Per molti una realtà, soprattutto per coloro che vivono nelle piccole città, in cui la bicicletta è un mezzo di trasporto di uso comune, per molti altri e in particolar modo coloro che vivono nelle grandi città, un sogno.

Vi abbiamo già parlato di alcune iniziative organizzate in Italia proprio per promuovere e sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni in merito ai problemi della mobilità sostenibile: ricordate della Critical School, l’iniziativa di alcuni genitori milanesi che, ogni giorno, si organizzano per portare i propri figli a scuola in bici in tutta sicurezza?

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GUERRILLA BIKE LANE: LE PISTE CICLABILI FAI DA TE – Un’iniziativa pacifica che ha come scopo anche quello di evidenziare i vantaggi per la salute di grandi e bambini, derivanti dall’uso quotidiano delle due ruote. Ma non tutte le proteste portate avanti per chiedere più sicurezza lungo le strade e un numero maggiore di piste ciclabili sono sempre perfettamente legali.

In America, Messico e Canada, da qualche tempo, si è fatto strada un fenomeno definito “Guerrilla Bike Lane”, una forma di protesta insolita portata avanti di solito durante la notte e che consiste nel tracciare sull’asfalto delle piste ciclabili fai da te allo scopo di provare a condizionare il traffico e richiamare l’attenzione dell’amministrazione locale sul problema.

GUERRILLA BIKE LANE A CITTA’ DEL MESSICO – Nata nel corso degli anni Settanta in Olanda per protestare contro l’accesso esagerato delle automobili nei centri storici, la Guerrilla Bike Lane si è poi estesa anche ad altri paesi e città tra cui, nel 2007, Città del Messico in cui il governo aveva promesso la realizzazione di ben 300 km di piste ciclabili nel giro di 5 anni. Le promesse furono però disattese così i ciclisti per protestare organizzarono una grande manifestazione davanti la sede del Congresso e, forniti di vernice, pennelli e rulli, in circa 8 ore, disegnarono una pista ciclabile di circa 5 km in un solo giorno. Ed è proprio grazie al movimento della Guerrilla Bike Lane che oggi Città del Messico è una delle città più a misura di ciclista del mondo.

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GUERRILLA BIKE LANE A SEATTLE – Ma l’esempio di Città del Messico non è l’unico: nel 2013 a Seattle venne creata una pista ciclabile in una sola notte attraverso l’utilizzo di piccoli piloni attaccati al terreno con del nastro adesivo. Una volta completata l’opera, gli attivisti avvisarono l’amministrazione comunale con una mail, spiegando che l’utilizzo del nastro adesivo era finalizzato ad una eventuale rimozione dei piloni. Il risultato dell’iniziativa fu sorprendente: l’amministrazione comunale mantenne la pista ciclabile fai da te creata dagli attivisti.

GUERRILLA BIKE LANE A NEW YORK – E la Guerrilla Bike Lane si è fatta avanti anche a New York come potete vedere in questo video:

GUERRILLA BIKE LANE IN ITALIA – Nel nostro Paese il movimento è ancora assente anche se non sono mancate le occasioni in cui i ciclisti si sono auto-organizzati per chiedere maggiore sicurezza o per prendere in carico la manutenzione delle piste ciclabili senza attendere l’intervento delle istituzioni. Ad esempio, la Fiab – Federazione Italiana Amici della Bicicletta di Brescia per scuotere l’amministrazione e i cittadini sul tema, qualche mese fa ha richiesto all’assessorato alla Mobilità la possibilità di potersi occupare, con propri fondi e in collaborazione con i volontari, della manutenzione del percorso ciclabile della città che parte dalla stazione ferroviaria e termina al confine nord del Comune.

Per il pagamento dei lavori è stata aperta una sottoscrizione tra i cittadini e alcuni fondi sono stati reperiti attraverso alcune iniziative portate avanti dall’associazione.

Proteste geniali e pacifiche per mettere in luce l’importanza delle due ruote a favore di città più vivibili e sicure.

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