Erosione delle spiagge, la metà sono a rischio per abusivismo e riscaldamento globale

Le regioni più colpite sono la Calabria e la Sicilia. Troppo suolo consumato per costruire case e infrastrutture portuali

Metà delle spiagge italiane sono a rischio. Possono scomparire per effetto di un’erosione non naturale, ma causata da precisi comportamenti dell’uomo. Poco sostenibili. In primo luogo la distruzione delle spiagge va collegata con le costruzioni, quasi sempre abusive, che consumano suolo e indeboliscono il tessuto naturale che protegge le spiagge. Le costruzioni riguardano case, ma anche infrastrutture, per esempio per piccoli e grandi scali portuali. 

EROSIONE SPIAGGE

Le regioni dove il fenomeno dell’erosione delle spiagge è più marcato non a caso sono la Sicilia e la Sardegna (qui il 60 per cento delle spiagge sono a rischio), dove il fenomeno dell’abusivismo edilizio è molto più marcato.

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CAUSE EROSIONE SPIAGGE

I dati sul consumo del suolo, delle coste e delle spiagge, sono stati pubblicati dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con l’Ispra e con le amministrazione delle quindici regione marittime. E dimostrano come la situazione sia ulteriormente aggravata dal surriscaldamento climatico. L’aumento delle temperatura porta, in modo automatico, a un innalzamento significativo, e fuori norma, del livello dei mari. Da qui l’acqua che mangia le nostre spiagge. 

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