Addio a Franco Pannuti, l’oncologo che ha combattuto il cancro con una sanità “a misura d’uomo”

Scomparso ad 86 anni, è stato il fondatore dell'Associazione nazionale tumori, la più ampia realtà non profit per l'assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore, che ha ideato teorizzando un’oncologia fatta di prevenzione, ricerca, assistenza, ma anche e soprattutto amore

COMBATTERE IL TUMORE

FRANCO PANNUTI UNA VITA DEDICATA AI MALATI DI CANCRO

Lo chiamavano il profeta della “sanità a misura d’uomo“. Venerdì 5 ottobre è scomparso all’età di 86 anni Franco Pannuti, il medico oncologo, fondatore e presidente onorario dell’Associazione nazionale tumori (Ant), la più ampia realtà non profit per l’assistenza specialistica domiciliare ai malati di cancro. Nata nel 1978, Ant in quarant’anni di attività ha portato i medici in casa a 125mila malati assecondando l”Eubiosia‘. Un principio, teorizzato dallo stesso Pannuti, che racchiude l’insieme di qualità che conferiscono dignità alla vita, dal primo fino all’ultimo respiro e che ha consentito al medico di dare forma a una visione rivoluzionaria di oncologia fatta di prevenzione, ricerca, assistenza, ma anche e soprattutto amore.

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE TUMORI

“Grazie a lui- si legge in una nota diffusa dalla Fondazione Ant – visionario di una sanità a misura d’uomo, dove anche gli Ultimi, i Malati, potessero avere una dignità e non fossero lasciati soli, decine di migliaia di persone hanno potuto e potranno continuare a scegliere di vivere il momento della malattia a casa propria, nel calore del nucleo familiare, potendo contare su un’assistenza medica e specialistica come in ospedale”. Questo piccolo grande miracolo è nato a Bologna, dove Pannuti ha esercitato la sua professione dal 1972 al 1997, come primario Primario della divisione di Oncologia dell’Ospedale Malpighi. Dal capoluogo emiliano, però, Ant si è velocemente diffuso replicandosi in tutta Italia. Oggi, a quarant’anni dalla fondazione, conta oltre 20 équipe medico-sanitarie e 120 delegazioni di volontari e 10mila persone che vengono assistite nelle loro case.

COMBATTERE IL TUMORE

Uno dei punti forti dell’Associazione voluta da Pannuti, oltre alla cura, è la prevenzione.  Ant, infatti, è anche fortemente impegnata con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Una missione che oggi porta avanti la figlia di Franco, Raffaella, che il giorno del funerale ha voluto rivolgere a tutti un invito: “Abbiamo tutti il dovere di proseguire quello che è stato il suo lavoro, di portare avanti quell’amore e quell’idea di solidarietà che lui ha chiamato eubiosia che fa ormai parte delle nostre vite”. Perché, come le ha insegnato il padre, nessuno deve essere lasciato solo nel momento della sofferenza.

La foto di copertina è tratta dal sito dell’Associazione nazionale tumori(Ant)

ESEMPI DI VITE DEDICATE AL PROSSIMO

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