Forli’ non spreca il talento umanitario dei ragazzi

L’Associazione anffas, diffusa su tutto il territorio nazionale, ha la mission di difendere i diritti delle persone con disabilità e consolidare la loro inclusione sociale per mezzo di azioni concrete. A Forlì anffas esiste da 42 anni e promuove una politica di crescita culturale sociale globale. Per partecipare al Premio Non Sprecare 2012 chi ci […]

L’Associazione anffas, diffusa su tutto il territorio nazionale, ha la mission di difendere i diritti delle persone con disabilità e consolidare la loro inclusione sociale per mezzo di azioni concrete. A Forlì anffas esiste da 42 anni e promuove una politica di crescita culturale sociale globale. Per partecipare al Premio Non Sprecare 2012 chi ci scrive è la dott.ssa Marilena Barzanti: “Svolgiamo servizi alla persona con disabilità di tipo educativo e riabilitativo, supportiamo la famiglia sul piano psicologico, legale ed amministrativo. Attiviamo percorsi di formazione mirati per ragazzi delle scuole superiori del territorio, per insegnanti e famigliari”. L’associazione anffas di Forlì si candida al nostro Premio – spiega ancora Marilena Barzanti – “per dare visibilità ad una prassi che evita lo spreco del talento umanitario e solidale che ogni ragazzo ha in sé“.

Cogliendo l’occasione della candidatura al Premio Non Sprecare, la dott.ssa Barzanti ci scrive anche del progetto “Sollievo Climatico”, condotto con il coinvolgimento e la collaborazione di alcune scuole superiori del territorio forlivese. Veniva svolto in convenzione con il Comune di Forlì un importante servizio rivolto a ragazzi ed adulti con disabilità residenti all’interno del comprensorio forlivese. La convenzione permetteva alle famiglie meno abbienti con ragazzi disabili di partecipare con un piccola spesa a carico. “Purtroppo a seguito dei tagli applicati sui servizi Welfare  definiti non essenziali – continua Barzanti – il progetto “Sollievo Climatico” non è stato più finanziato. Abbiamo pensato però che quanto creato in tutti questi anni non dovesse andare sprecato e così abbiamo riformulato l’organizzazione preventivando un maggiore impegno da parte del territorio e abbiamo coinvolto le scuole superiori locali, in particolare gli studenti coinvolgendoli in un percorso formativo e motivazionale, con risultati sorprendenti e davvero incoraggianti”.

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