Scarti di arance e limoni diventano energia e fertilizzanti

In Sicilia è entrato in funzione un impianto pilota per la trasformazione e il riciclo delle bucce. Con gli agrumi si crea biogas, energia e ottimi fertilizzanti. E si evitano 340mila tonnellate di rifiuti.

FERTILIZZANTI DA RIFIUTI –

Sicilia sempre più all’avanguardia nell’industria del riciclo degli scarti di bucce di arance e limoni. Grazie a un progetto finanziato dalla Fondazione Coca Cola, con uno stanziamento di 380mila euro, in provincia di Catania è entrato in funzione un impianto, il primo in Italia, per la riconversione dei residui della spremitura di agrumi, arance e limoni. Da questi scarti di bucce si ricava il “pastazzo”, composto dalle polpe, dai semi e dalle bucce, e da qui si passa al biogas ed ai fertilizzanti. La Coca Cola ha un interesse industriale specifico (acquista in Sicilia il 18 per cento del succo d’arancia prodotto per fini industriali), e adesso l’impianto pilota, realizzato a poca distanza dalla facoltà di Agraria di Catania, può diventare un prototipo da diffondere in tutta l’isola.

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VANTAGGI RICICLO SCARTI ALIMENTARI –

I vantaggi di questa nuova industria del riciclo agricolo sarebbero enormi, sia in termini economici sia per l’occupazione. Attualmente, infatti, gli scarti degli agrumi sono gestiti come dei rifiuti, e questo è un autentico spreco. Se ne producono 340mila tonnellate l’anno con un costo in termini di smaltimento pari a 10 milioni di euro. Riciclando bucce, polpe e semi, è possibile invece ottenere energia e fertilizzanti a buon mercato.

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