Community farm: la fattoria gestita da persone disabili

A Reggello, in provincia di Firenze, una villa donata in beneficenza è diventata un luogo terapeutico. Con giardinaggio e corsi di cucina

FATTORIA GESTITA DA DISABILI TOSCANA

FATTORIA DISABILI

Gestire una fattoria per portare a termine un percorso riabilitativo, il tutto dentro una villa sulle colline di Valdarno donata in beneficenza da una donna molto generosa, Maria Antonietta Salvucci, la proprietaria del podere. È questo il contesto dove è nata l’Oda farm community, una sperimentazione che interessa 25 persone che disabilità intellettiva che, grazie a un protocollo molto particolare, imparerano a prendersi cura delle coltivazioni, della cucina e del giardino. L’obiettivo è farli sentire “a casa propria” permettendo il progredire dell’attività terapeutica, in un ambiente protetto e immerso nella natura.

LEGGI ANCHE: Bici da riciclare? A Pordenone ci pensano i disabili e le persone svantaggiate (foto)

ODA FARM COMMUNITY

La struttura è nata da un progetto realizzato con Asl Toscana centro, regione Toscana e comune di Reggello, e non è una fattoria per modo di dire, anzi. Al suo interno gli ospiti vengono convolti in tutti i lavori tipici del fattore: dal lavoro agricolo alla gestione e manutenzione della villa. Inoltre, grazie all’impegno di un team di educatori, operatori sanitari e un infermiere e con la supervisione dei medici della Fondazione Oda, i disabili portano avanti il loro percorso riabilitativo, sperimentando “strade” alternative come un progetto di “cucina adattata” per imparare tecniche e vocaboli utili per preparare gli alimenti.

FATTORIA GESTITA DA DISABILI TOSCANA

E le attività non finiscono qua: in questa farm community, che ricalca esempi simili in Italia e in Europa, è attivo anche un laboratorio dedicato alla personalizzazione delle camere, per promuovere l’autonomia degli ospiti. Un altro, invece, è centrato sulla cura della raccolta differenziata, mentre un’iniziativa promuove la realizzazione di una newsletter per isegnare agli ospiti le nozioni di base per l’uso del pc. Tutti modi per promuovere un cammino di riabilitazione all’interno di un ambiente sano e soprattutto stimolante, come può essere una villa sperduta nelle fantastiche colline toscane.

RIABILITAZIONE ALLA COMMUNITY FARM

La riabilitazione alla Community Farm avviene innanzitutto attraverso un percorso terapeutico scandito da un programma quotidiana molto preciso. Dopo la sveglia e la colazione, iniziano le attività domestica con le pulizie di tutte le stanze. Poi si passa ai lavori nell’orto, e alla preparazione del pasto, anche con prodotti a chilometro zero. Dopo pranzo, tempo libero per tutti: dalla televisione al computer, dalla musica a un semplice riposo. Poi nel pomeriggio si riprende con le attività di artigianato del riciclo, fino a quando scocca l’ora di preparare la cena.

Foto tratte dalla pagina Facebook ODA Villa San Luigi

LE INIZIATIVE PER MIGLIORARE LA VITA DI CHI SOFFRE:

Torna in alto