Il riciclo è anche una buona terapia psichiatrica. Il modello del laboratorio Re(f)Use Lab a None

Sedie, tavoli, divani, oggetti per la casa. Tutto viene riciclato e riutilizzato dai pazienti affiancati da una equipe di specialisti. Psicologi, educatori, designer. E artisti

Il recupero degli oggetti per contribuire al recupero delle persone e offrire così una seconda chance a entrambi. Questo l’obiettivo del Re(f)Use Lab, il primo laboratorio sistemico interattivo creato a None, in provincia di Torino, con lo scopo di sperimentare il recupero degli oggetti come strumento di riabilitazione personale e psichiatrica.

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COME FAR RINASCERE UN OGGETTO

Attraverso la rete dei mercatini e il tam tam nei quartieri, vengono recuperati, per esempio, materiali di arredamento: sedie, tavoli, divani, oggetti per arredare la casa. Tutti pronti per il riciclo. Che avviene all’interno di un laboratorio dove i pazienti sono affiancati da un’equipe di psicologi, educatori, artisti e designer. Attraverso il restyling e il re-design le persone coinvolte nel progetto hanno l’occasione di rientrare nella vita quotidiana recuperando le proprie capacità manuali e creative.

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FAR RINASCERE UN OGGETTO

L’idea di reinventare il design all’insegna della terapia e del rinnovamento è di Opereaperte, la prima rete di imprese, tutte piemontesi, in grado di riunire la realtà della riabilitazione con l’eccellenza dell’arredamento. Fondamentale, inoltre, il contributo scientifico del Politecnico di Torino, in particolare del corso di laurea in design sistemico.

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