ROVINA, il progetto per l’esplorazione e la digitalizzazione dei siti archeologici sotterranei

Attraverso una piattaforma robotica è possibile esplorare ambienti sotterranei potenzialmente non sicuri per l’uomo e raccogliere informazioni necessarie per ottenere mappe e ricostruzioni fotorealistiche di ampie aree di interesse archeologico.

ESPLORAZIONE SITI ARCHEOLOGICI –

Algorithmica Srl è una societa specializzata nello sviluppo di applicazioni web e mobile, nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative nell’ambito dell’intelligenza artificiale e della robotica autonoma. Il team di Algorithmica comprende attualmente due dottori di ricerca (PhD) e quattro ingegneri e ha vinto 2 bandi europei del Settimo Programma Quadro (FP7) nell’ambito del Cloud Computing (progetto CloudTM, www.cloudtm.eu: un nuovo paradigma per lo sviluppo di cloud applications) e della Robotica (progetto Rovina, rovina-project.eu: per l’esplorazione, il mapping e la digital preservation di siti archeologici tramite robot).esplorazione-siti-archeologici-sotterranei-progetto-rovina-algorithmica (2) (536x800)

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ROVINA è un progetto per l’esplorazione e la digitalizzazione dei siti archeologici sotterranei finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma FP7. Della durata complessiva di 3 anni e mezzo e attualmente al suo terzo anno di sviluppo, viene portato avanti da un consorzio di sette entità: cinque università europee (University of Bonn, Sapienza Università di Roma, RWTH di Aachen, Katholieke Universiteit Leuven, A. Ludwigs Universität Freiburg), una PMI italiana (Algorithmica Srl) e un’organizzazione internazionale per la conservazione dei beni culturali (ICOMOS).

Obiettivo del progetto: rendere più efficaci le attività di monitoraggio dei siti archeologici sotterranei necessarie al processo di conservazione dei beni culturali, attraverso l’esplorazione robotica del sito archeologico e la realizzazione di un sistema cloud per l’elaborazione e la gestione dei dati raccolti.

DIGIRO E ARIS –

I due principali prodotti di questo progetto sono pertanto il robot DigiRo (Digitalization Robot), piattaforma autonoma in grado di esplorare, raccogliere dati e ricostruire il sito archeologico e ARIS (Archaeological Information System), sistema collaborativo e cloud-based per la gestione e l’elaborazione dei dati raccolti durante l’indagine archeologica.

Infine poiché tramite ARIS è possibile generare modelli 3D ad alta risoluzione degli ambienti esplorati, tali modelli possono essere esportati in applicazioni di realtà virtuale (per dispositivi mobile e visualizzatori economici tipo Google Cardboard) rendendoli in tale modo fruibili a fini turistici e promozionali per il pubblico.

IL PROGETTO PER LA DIGITALIZZAZIONE DEI SITI ARCHEOLOGICI –

Il progetto ROVINA ha già suscitato notevole interesse sia a livello nazionale che internazionale, raccogliendo apprezzamenti di enti e organizzazioni di tutela e promozione del patrimonio culturale e destando molto entusiasmo anche tra la gente comune. Gli ambiti di applicazione sono molteplici e spaziano dalla documentazione per fini scientifici o di manutenzione, fino alla promozione turistica di ambienti archeologici più o meno conosciuti e più o meno accessibili al pubblico. In particolare, è possibile utilizzare i servizi offerti dal progetto per esplorare ambienti sotterranei potenzialmente non sicuri per l’uomo: delegando il rilievo ad una piattaforma robotica, infatti, si riduce notevolmente il rischio a cui gli esperti incaricati del rilievo possono essere esposti, oltre a rendere tali attività più efficienti in termini di tempo e risorse.

Sempre grazie all’utilizzo del robot è possibile raccogliere tutte le informazioni necessarie ad ottenere mappe e ricostruzioni fotorealistiche di ampie aree di interesse archeologico. La tecnologia sviluppata nell’ambito del progetto consente inoltre di automatizzare gran parte delle fasi del processo di ricostruzione di un ambiente reale. Tale automazione ha notevoli effetti sull’efficienza di un processo che, sia nella fase di rilievo che nella fase di elaborazione dei dati raccolti, richiederebbe altrimenti un costante intervento manuale e un notevole impiego di risorse.

Infine, grazie a un sistema cloud che organizza e semplifica l’archiviazione, la documentazione e l’accesso ai modelli prodotti,è possibile utilizzare agevolmente tali modelli per promuovere un sito di interesse o rendere più complete e ricche le visite in loco, fornendo al pubblico la possibilità di esplorare virtualmente siti (o porzioni di essi) inaccessibili perché considerati non sicuri oppure distanti dagli abituali percorsi di visita.

Giunti quasi al termine del progetto ROVINA (luglio 2016), Algorithmica sta già orientando le proprie attività al fine di rendere i processi di acquisizione ed elaborazione ancor più efficaci ed efficienti in modo da ottenere modelli che siano sempre più realistici e facilmente corredabili di informazioni aggiuntive, come ad esempio i contenuti multimediali, per una più completa fruizione turistica, o annotazioni tecniche rivolte a un personale esperto.

Grande attenzione è inoltre rivolta a rendere la piattaforma uno strumento utili anche per l’esplorazione di siti indoor quali ad esempio chiese, templi, grotte, castelli, musei.

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Il progetto è in concorso per l’edizione 2015 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui! 

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