Esplode tra i giovani il binge drinking: ubriacarsi fino a rischiare la vita

Hanno rischiato la vita in sette, tutti ragazzi tra i 15 e i 16 anni. A Crema, in provincia di Cremona, un gruppo di adolescenti ha trasformato un allegro sabato sera  in una notte drammatica e una delle ragazze ha sfiorato il coma. Tutto per bere, a ripetizioni, bicchieri di rum contraffatto che il titolare […]

Hanno rischiato la vita in sette, tutti ragazzi tra i 15 e i 16 anni. A Crema, in provincia di Cremona, un gruppo di adolescenti ha trasformato un allegro sabato sera  in una notte drammatica e una delle ragazze ha sfiorato il coma. Tutto per bere, a ripetizioni, bicchieri di rum contraffatto che il titolare del locale vendeva fregandosene della legge che vieta il consumo di super alcolici da parte dei minorenni. Il fenomeno del binge drinking, la bevuta compulsiva, alcolici mischiati e scolati a ripetizione fino ad ubriacarsi, è in forte espansione: lo hanno praticato finora 600mila ragazzi e colpisce quasi il 12 per cento degli adolescenti tra i 16 e i 17 anni. Il boom si spiega anche con la spregiudicatezza dei gestori dei locali pubblici che offrono sempre più frequentemente alcol low cost, con proposte che arrivano fino a 30 chupito  ( bicchieri con una dose di rum e succo di frutta) per soli 30 euro con lo slogan «bevi trenta e paghi dieci». E secondo gli ultimi dati dell’Istituto superiore della Sanità, su 36 milioni di consumatori di alcolici e super alcolici, uno su quattro viene considerato a rischio per un uso sbagliato delle bevande. Una febbre che contagia migliaia di ragazzi, esposti al pericolo di sprecare una vita semplicemente per una bevuta fuori luogo.

 

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