Emmanuel Giboulot: viticoltore biodinamico simbolo della Resistenza Naturale

Emmanuel Giboulot ha rischiato una multa di 30.000 euro e 6 mesi di carcere per essersi rifiutato di cospargere le sue terre con un insetticida contro la flavescenza dorata, una malattia contagiosa della vite. Vediamo la sua storia e la sentenza.

vigna biodinamica

EMMANUEL GIBOULOT – VITICOLTORE BIODINAMICO Contadino francese, è diventato il paladino della viticoltura naturale e biodinamica per essersi opposto alla legge che imponeva di usare pesticidi nella sua vigna. Ha rischiato una multa di 30.000 euro e 6 mesi di carcere per essersi rifiutato di cospargere le sue terre con un insetticida contro la flavescenza dorata, una malattia contagiosa della vite.

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EMMANUEL GIBOULOT – LA STORIAvino biodinamico Tutto comincia all’inizio dello scorso anno quando una circolare ministeriale del distretto di appartenenza del viticoltore francese, impone di usare un insetticida, in maniera preventiva, per uccidere una malattia contagiosa per le viti: la flavescenza dorata.

Giboulot, che coltiva la sua terra, tramandata da generazioni, secondo i principi della biodianamica, con naturalezza e senza l’utilizzo di pesticidi chimici, si rifiuta di assolvere all’obbligo dettato dalla legge.

Nell’Agosto del 2013 arrivano i controlli nella vigna di Giboulot. Il contadino rischia 30.000 euro di multa e 6 mesi di carcere per essersi reso potenzialmente complice della malattia della sua vigna e di quella dei vicini non facendo uso dell’insetticida chimico impostogli dal governo francese.

Comincia così il ricorso di Giboulot che afferma a gran voce:”Rivendico il diritto di non avvelenare la mia terra“. La storia fa il giro del web, le associazioni iniziano ad interessarsi al suo percorso e in molti lo supportano e lo incoraggiano ad andare avanti per la sua strada.

EMMANUEL GIBOULOT – LA SENTENZA Emmanuel Giboulot dovrà pagare 1000 euro di multa e 500 euro di condizionale. La sentenza fa comunque discutere. Per molti è una vittoria della biodinamica sulle lobby del mercato. Per alcuni è solo una strumentalizzazione: tutti gli altri contadini sono stati visti come inquinatori per aver rispettato la legge.

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