Liti tra genitori: tutti i danni per i figli

Oltre 427mila bambini testimoni di violenza del padre nei confronti della madre. Che cosa ascoltano, che cosa resta nella loro memoria e nel loro cuore. Sono anche strumenti della guerra tra coniugi in caso di divorzio

Quanti danni fanno i genitori quando litigano davanti ai loro figli, specie se sono bambini? E quanto durano questi effetti? Gli psicologhi infantili sono drastici: chi cresce nel clima malsano delle risse tra coniugi, accumula nel tempo ansia, frustrazione, rabbia. E vede demolita la propria autostima, sviluppando così un carattere più chiuso e meno incline alle relazioni interpersonali. Lo spreco e il fallimento di un intero progetto educativo (se esiste).

EFFETTI DEI LITIGI TRA GENITORI SUI BAMBINI

Una delle violenze più subdole, che i bambini subiscono e della quale si parla davvero poco, è la presenza diretta, la partecipazione in senso lato, durante le risse tra genitori. In diverse situazioni e in diversi casi.

Il più drammatico è quando il padre alza prima la voce e poi le mani sulla moglie: un bambino su 10, secondo i dati di Save the children, ha paura per se stesso e per la madre. Dunque, questo genere di rito è molto diffuso nelle nostre case. D’altra parte sono sempre le statistiche a dirci che soltanto negli ultimi cinque anni ci sono stati oltre 427mila bambini testimoni di violenza tra il padre e la madre e quasi un milione e mezzo di mamme hanno confessato di avere subìto maltrattamenti davanti ai bambini.

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LITI TRA GENITORI

Proprio da Save the children arrivano le immagini che riportiamo in questo video su quello che il bambino ascolta, percepisce e sente (non solo in termini di udito, ma innanzitutto dal punto di vista emotivo) durante una rissa tra i suoi genitori in una stanza dove ha accesso. Sono rumori in sottofondo davvero orrendi, che lasciano il segno e difficilmente saranno rimossi dai piccoli. Di certo, se pure ci riusciranno, lo faranno con enorme fatica e lasciandosi addosso non poche cicatrici.

C’è poi una seconda violenza sui bambini, sempre legata ai litigi tra i genitori, che fa fermata all’origine. In questo caso non siamo in presenza di maltrattamenti, di ceffoni che volano e mani che si alzano. Piuttosto tutto si svolge nell’abitudine delle urla, che tra l’altro nell’educazione dei bambini come abbiamo scritto e ripetuto non servono davvero a nulla, delle parole e degli insulti che volano. E tutto davanti ai bambini nella veste di spettatori passivi.

Non sprecare

LITIGARE DAVANTI AI BAMBINI CONSEGUENZE

Un atto irresponsabile, e un’autentica cattiveria, in quanto la sola partecipazione passiva dei bambini alle “discussioni” calde dei genitori procura violenza, traumi, cattivi ricordi. E poi, diciamolo: è così difficile evitare litigi, discussioni accese e scambi di accusa davanti ai figli? Non ci può essere, anche in casa, un minimo di riserbo e spazi di autonomia, nei quali i bambini non siano costretti ad essere testimoni di quest’altra forma di violenza?

Infine, i bambini vengono torturati dai genitori che si separano e la buttano in rissa. Qui  la violenza, anche se nessuno ha il coraggio di ammetterlo, si giustifica come strumento dello scontro e del possibile negoziato. I figli, insomma, si trasformano nell’arma nucleare che entrambi i genitori utilizzano per strappare le migliori condizioni possibili dopo una separazione o dopo un divorzio. Non aiutano a ridurre il tono del contenzioso, non agevolano i necessari compromessi, ma sono ridotti a delle clave. Da parte di un padre e di una madre questi sono atteggiamenti cinici, irresponsabili, spesso suggeriti anche da avvocati spregiudicati. Ma sono anche atteggiamenti che i figli non dimenticano e quando diventano grandi, poi, presentano il conto ai genitori rissosi.

TRAUMI INFANTILI PER I GENITORI CHE LITIGANO

Esiste una sterminata letteratura che dimostra, con tutto il supporto scientifico necessario, quanto i litigi tra genitori molto spesso producano danni irreversibili, in termini di traumi, specie per i figli piccoli. La violenza a cui assistono impotenti li rende insicuri, incerti, timorosi. Alimenta le loro paura, e fa crollare la loro autostima. Il rischio depressione è dietro l’angolo. Se questi genitori fossero un tantino più responsabili e amassero davvero i loro figli, con i fatti e non con le parole vuote, farebbero una cosa sola: affiderebbero il contenzioso a persone esterne alla famiglia, almeno per trovare un accordo. E prenderebbero il solenne impegno di litigare quando e come vogliono, ma mai davanti ai figli. Specie durante la fase critica dello scontro.

COME EVITARE DISAGI AI FIGLI DURANTE I LITIGI

Molte coppie vanno avanti anche litigando spesso. Lo fanno per abitudine, per caricarsi a vicenda, per riaffermare il loro legame: i motivi possono essere tanti e non siamo psicanalisti per metterli tutti in fila. Però non dovrebbe essere difficile, per tutti, introdurre una regola di convivenza familiare: quando i genitori litigano, per qualsiasi motivo, non lo fanno davanti ai figli. Non condividono con lo loro lo spettacolo sgradevole della rissa in famiglia. E se non ci riescono? Allora almeno devono avere la responsabilità di spiegare ai figli, con leggerezza e senza appesantire e puntualizzare i motivi dello scontro, quanto è accaduto. Sdrammatizzando, anche con una battuta spiritosa. Inoltre, sarebbe bene chiudere gli scontri nella stessa giornata nella quale si sono consumati e dare il segnale ai bambini che l’incidente è archiviato. Ne saranno felici.

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