I segreti di Oslo, dove autobus e tram sono elettrici. E si ricaricano in otto minuti. Mentre sono fermi al capolinea (foto)

Scoprite con noi la capitale mondiale ed europea della sostenibilità. Un terzo degli spostamenti in città si fanno a piedi. Architettura, urbanistica, edilizia: qui è tutto davvero green

oslo capitale green

La città più sostenibile in Europa e nel mondo? Nel 2019 lo scettro è andato a Oslo, dove qualsiasi intervento, anche di natura urbanistica e architettonica, per non parlare della mobilità,  è stato declinato negli ultimi anni all’insegna degli stili di vita sostenibili

OSLO CAPITALE GREEN

Per esempio: i sotterranei scavati durante la seconda guerra mondiale, e poi abbandonati, sono diventati parcheggi. Ma solo per auto elettriche. Un tunnel antitraffico è stato realizzato sotto la zona del porto: è coperto da orti comunali. Tram e autobus elettrici si ricaricano in otto minuti, mentre sono fermi al capolinea. I traghetti per i fiordi sono ibridi, e stanno diventando tutti elettrici, come le navi che collegano la capitale della Danimarca alla Germania.

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I LUOGHI PIU’ VERDI DI OSLO

Un tempo, le città della Norvegia, come in genere quelle del Nord Europa, ci sorprendevano solo per la quantità di bici in circolazione. Adesso, invece, oltre alla bicicletta, che resta un mezzo di locomozione molto diffuso (anche se in inverno le temperature sono davvero basse), a Oslo sono visibili immediatamente due cose. La prima: la totale assenza di auto nel centro storico, dove dominano piste ciclabili, aree pedonali, luoghi dove insomma l’automobile non solo non serve, ma viene considerata assolutamente non utilizzabile. Il risultato è che oltre un terzo degli spostamenti all’interno della capitale norvegese vengono fatti a piedi (l’uso della bici continua a crescere, ma è ancora “solo” al 6 per cento di tutti gli spostamenti).

Seconda cosa: Oslo, ormai da tempo, è la capitale mondiale dell’auto elettrica. Basti pensare che il 60 per cento delle nuove vetture sono elettriche, ibride o a idrogeno. E nella città si contano ben 1.300 punti di ricarica per auto elettriche. Un primato davvero imbattibile. Se dunque decidete di andare a Oslo e di tuffarvi nelle meraviglie della capitale mondiale della Sostenibilità, scegliete la mobilità più adatta (a piedi, in bici, con un mezzo pubblico) per i vostri spostamenti e godetevi questi luoghi, altrettanto emblematici di una metropoli green.

I LUOGHI PIU’ BELLI DA VEDERE A OSLO

Ecco i 10 luoghi più green da visitare, alcuni rigorosamente costruiti con materiali ecosostenibili.

L’ecosistema dell’Oslofjord. Lungo complessivamente 100 km, l’Oslofjord o “il Fiordo di Oslo” si estende dal faro Færder fino alla città di Oslo. Si tratta dell’area naturale più utilizzata per attività all’aria aperta di tutta la Norvegia. In alcune zone dell’Oslofjord sorge anche un esclusivo centro residenziale, con splendide abitazioni e complessi di ville completamente immersi nel verde.

La fortezza di Akershus a piccolo sul mare. Sulla penisola di Bjørvika, circondato dal verde si erge il monumento più antico di Oslo, costruito alla fine del XIII secolo per difendere la città dagli attacchi dei nemici. Oggi la fortezza è diventata un simbolo di Oslo e ospita le tombe di alcuni re norvegesi.

Il Palazzo Municipale. Imponente costruzione novecentesca, a ridosso dei moli, dove ogni anno si tiene la consegna del Premio Nobel per la Pace. Di fronte al Municipio si intrecciano piste ciclabili e pedonali, con le biciclette che sfrecciano veloci tra i pochi parcheggi per auto rimasti e destinati a scomparire in pochi mesi, quando il centro della città verrà definitivamente chiuso alle auto private.

L’architettura avveniristica del Norwegian National Opera & Ballet. Ultimato nel 2007, il Palazzo dell’Opera di Oslo è la sede del Teatro Nazionale dell’Opera di Norvegia. L’edificio è situato nel quartiere Bjørvika, nel centro della città, sulla punta del fiordo di Oslo. Il design innovativo del Palazzo dell’Opera, con il suo tetto ricoperto di marmo e la sua struttura, fatta apposta per camminare, offrono delle vedute fantastiche sulla città.

Il nuovo quartiere Vulkan. Quartiere innovativo, costruito accanto al fiume Akrselva, in un’ex area industriale. Oltre ad essere uno dei luoghi più green della città, Vulkan è anche un modello nello sviluppo sostenibile di Oslo, con la sua architettura pensata per limitare l’impatto ambientale. Tra le tante caratteristiche ecosostenibili che lo contraddistinguono, il quartiere dispone di una mini centrale per produrre energia geotermica ed è completamente ricoperto di pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua.

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Il nuovo lungomare di Tjuvholmen. Tjuvholmen si trova su una penisola che spunta da Aker Brygge, nell’Oslofjord, ed è un altro nuovo quartiere di Oslo, caratterizzato da una varietà architettonica e aree esterne uniche. La nuova area è equipaggiata con barriere artificiali per preservare la fauna ittica e in generale l’ecosistema dell’Oslofjord.

La biblioteca Deichman. Fantascientifica, dinamica e moderna, la nuova “Oslo Public Library”, Deichman, è attualmente in costruzione a Bjørvika. La sua apertura al pubblico è prevista nel 2019. L’ architettura della biblioteca è strettamente collegata al suo ruolo di edificio pubblico, progettata per accogliere le persone da tutte le parti della città. Dopo il tramonto l’edificio si illumina, cambiando di aspetto con l’iniziare di tutte le diverse attività che si svolgono al suo interno.

Il Museo nazionale. Per 2020 è previsto il completamento del nuovo Museo nazionale norvegese, che ospiterà le maggiori collezioni d’arte norvegese e straniera. Il nuovo edificio è stato progettato e disegnato da Kleihues e Schuwerk Gesellschaft von Architekten, con un aspetto solido che si richiama rispettosamente agli altri monumenti esistenti nella zona, come il Municipio di Oslo e la fortezza di Akershus.

Il progetto Lambda. Lambda è un edificio di 12 piani che si erge su una base di 3 piani. La base ospiterà diversi servizi pubblici, mentre la struttura verticale conterrà spazi espositivi, workshop e uffici. Lambda farà da contrappunto agli edifici vicini, in particolare all’Opera, orizzontalmente orientata. L’edificio è stato in gran parte progettato con un rivestimento esterno, con l’intento di rendere il paesaggio del fiordo che lo circonda, parte degli spazi interni.

Il Museo Munch. L’avveniristica Lambda ospiterà inoltre il museo Edvard Munch, voluto e finanziato dal Comune di Oslo, tra le polemiche. Nel 2020 è fissata la data di chiusura dei cantieri, con un anno di ritardo rispetto ai piani originari. La struttura sorgerà nel quartiere Bjørvika, in pieno centro, sul lungomare che si affaccia sul fiume Akerselva: un’area oggetto di riqualificazione urbana, a partire dai primi anni Duemila, ripensata come centro culturale e dinamico, e già valorizzata dalla presenza dell’Opera Nazionale e della Biblioteca pubblica di Oslo.

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