Giovanni a 5 anni dona i suoi risparmi a un ospedale per la ricerca contro il cancro

Il bambino entra all’Istituto oncologico di Milano per accompagnare la madre. Scopre il dramma di tanti pazienti e vuole fare qualcosa. Così lascia in una busta indirizzata al vicedirettore 45 centesimi

donazioni per la ricerca sul cancro

DONAZIONI PER LA RICERCA SUL CANCRO

Una donazione di 45 centesimi. Nulla considerando il valore di questa somma, tutto se invece guardiamo la provenienza del gesto. Giovanni è un bambino di 5 anni, la cui mamma è in cura presso l’Istituto Europeo Oncologico di Milano: un bambino che ha capito fino in fondo il dramma di tanti pazienti che sono ricoverati presso lo stesso centro. Un bambino semplice e generoso. Capace di questo gesto: lasciare sulla scrivania del professore Pietro Caldarella, una busta con la sua firma incerta, con un semplice «Caro Caldarella…» e con all’interno monetine di 1, 2 e 5 centesimi. I suoi risparmi donati per la ricerca sul cancro.

Il medico, incredulo, ha postato la foto del pacchetto su Facebook in un post che ha suscitato grande emozione: difficile sfuggire alla tenerezza del gesto. Lo stesso Caldarella ha confidato di non essere riuscito a sostenere lo sguardo del piccolo dalla commozione.

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IMPORTANZA DELLE DONAZIONI PER LA RICERCA

Il piccolo Giovanni era all’Istituto Oncologico per accompagnare la mamma alle visite di controllo: un viaggio dalla Sardegna fino a Milano per scrivere finalmente il lieto fine alla lotta contro il cancro al seno, un percorso lungo fatto di tante battaglie e un’operazione.

Un gesto spontaneo e dolce, quello di Giovanni, proprio dei bambini, con il quale il piccolo ha voluto ringraziare il dottore per aver guarito la sua mamma, destinando i suoi risparmi, 45 centesimi, alla ricerca sul cancro.

Lo stesso Caldarella ha ammesso di non aver saputo fare altro che ringraziare il piccolo Giovanni e postare commosso la foto della bustina sui social con la volontà non solo di condividere un gesto così semplice e puro, ma anche di sensibilizzare tutti sull’importanza della ricerca.

In una intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, Il vicedirettore dell’Istituto Oncologico ha dichiarato: «Di storie tristi e felici ne ho viste tante in venti anni di chirurgia oncologica» aggiunge l’oncologo «Ma questo gesto in particolare mi ha commosso. Sono pochi spiccioli, ma il bello è vedere in questi bambini il nostro futuro, fatto di gesti semplici».

(L’immagine in evidenza e il post incorporato sono tratti dal profilo Facebook del Professor Pietro Caldarella)

STORIE DI UOMINI E DONNE MOLTO GENEROSI

 

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