Da Legambiente proposte per un ecoturismo a misura di territorio

Come si valorizza un territorio e le sue risorse naturali creando al tempo stesso una voce di entrata per amministrazione locale e cittadini? Con una sola parola: ecoturismo. Per spiegare i benefici di un’attività sostenibile, in grado di sfidare la crisi, questo sabato 3 marzo Legambiente in collaborazione con la Federparchi e il Parco nazionale […]

Come si valorizza un territorio e le sue risorse naturali creando al tempo stesso una voce di entrata per amministrazione locale e cittadini? Con una sola parola: ecoturismo. Per spiegare i benefici di un’attività sostenibile, in grado di sfidare la crisi, questo sabato 3 marzo Legambiente in collaborazione con la Federparchi e il Parco nazionale della Sila organizza un convegno presso la sede della Comunità montana Silana a Camigliatello Silano (Cosenza). La conferenza, dal titolo “Le proposte delle aree protette per l’ecoturismo e la green economy”, nasce all’intero di Vivere i Parchi, la campagna nazionale dell’associazione ambientalista che raccoglie le iniziative, i progetti e le attività per la promozione e la fruizione di queste aree patrimonio di biodiversità. “In questi anni i parchi e le aree protette hanno segnato un cambio di rotta rispetto alle politiche di promozione del turismo nel nostro Paese – ha dichiarato Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente – contribuendo in maniera determinante a far crescere un’offerta che punta sulla valorizzazione dell’ambiente e il contatto con la natura quale modello per un turismo nuovo che valorizza le risorse e le capacità locali anziché sperare in inutili infrastrutture”. Ecco perché la giornata sarà dedicata alla presentazione di proposte ed esperienze realizzate con successo in queste aree.  “Il turismo natura nelle aree protette – ha concluso Nicoletti – è una delle strade da seguire per riqualificare l’offerta turistica in generale, e l’esperienza fornita da questo settore è senz’altro interessante e aiuta a capire quanto di questa realtà possa essere esportato in altri luoghi e come le modalità di turismo sostenibile possano influenzare le dinamiche del turismo tradizionale”.

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