Cultura, i soldi ci sono ma il 55% non viene speso

di Marinella Pirelli  Che fare? Il decreto legge 78 del 2010 prevede il definanziamento delle leggi di spesa non utilizzate negli ultimi tre anni. Questo vuol dire che i soldi non spesi per la cultura potrebbero andare definitivamente persi. Nel 2010 restano in cassa 545,2 milioni su 991,2 milioni di entrate complessive. Insomma i i […]

di Marinella Pirelli

 Che fare? Il decreto legge 78 del 2010 prevede il definanziamento delle leggi di spesa non utilizzate negli ultimi tre anni. Questo vuol dire che i soldi non spesi per la cultura potrebbero andare definitivamente persi.
Nel 2010 restano in cassa 545,2 milioni su 991,2 milioni di entrate complessive. Insomma i i soldi ci sono ma i manager non riescono a spenderli.
La questione non è nuova. È dal 2006 che delle risorse disponibili non viene speso piu’ del 50%.
A “soffrire” maggiormente sono proprio le Soprintendenze speciali, dove i residui passivi sono saliti fino al 68,4%: nei conti di tesoreria unica di Pompei restano da spendere oltre 28 milioni di euro su 50,4 (oltre il 57% del resto disponibile), la Soprintendenza speciale archeologica di Roma è ancora meno generosa, non riesce a utilizzare oltre 75 milioni (80%) su 94,9, il Polo museale veneziano il 78,4%, quello fiorentino il 65,9% e quello romano il 61,5%.

Questi dati pubblicati dal Sole di oggi fanno fatica ad esseri accettati dal comune cittadino. Mentre tante risorse artistiche e culturali restano soffocate per mancanza di fondi… si scopre che i soldi ci sono, ma restano li…. inutilizzati!

 

 

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