Insalata di primule, viole e cicorini selvatici

Aggiungete qualche foglia di tarassaco. E olio di oliva extravergine.

RICETTA INSALATA DI PRIMULE, VIOLE E CICORINI SELVATICI

Per stupire amici, partner e commensali di vario genere ma anche per convincere i bambini ad approcciarsi all’insalata, un’idea che vi diamo oggi potrebbe essere quella di cimentarvi con la ricetta dell’insalata di primule, viole e cicorini selvatici. Una pietanza bella da vedere e buona da mangiare, sana e soprattutto non sprecona: in tempi di spending review, va anche sottolineato che questa preparazione è completamente gratuita: niente semine, niente fatica nell’orto, solo raccolta. Ci siamo fatti consigliare questa ricetta da un’esperta del settore, Grazia Cacciola, specializzata in Scienze Naturopatiche presso l’Università di Scienze della Salute di Torino e in tecniche agronomiche ecosostenibili. 

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Con un passato da ricercatrice e poi manager in aziende informatiche, oggi attua un percorso di autosufficienza e bio-regionalismo, documentando la possibilità concreta di un diverso modo di vivere: teorica della decrescita, nei suoi saggi sostiene l’urgenza di un’azione individuale diffusa e l’abbandono della grande distribuzione alimentare, insieme alla necessità di passare all’alimentazione vegan. E’ autrice di saggi e manuali  tra i quali “Scappo dalla città. Manuale pratico di downshifting, decrescita e autoproduzione” (FAG), “Formaggi Veg. Latte, yogurt e formaggi vegetali fatti in casa” (Sonda) e “Il grande libro dei germogli” (Macro), e il suo blog dove si trovano tanti spunti su come vivere in maniera non sprecona è Erbaviola.

 Ingredienti

  • 20 viole mammole (Viola odorata L.)
  • 30 primule selvatiche (Primula vulgaris L.)
  • 70 gr di foglie di primula
  • 150 gr di cicorini e radicchi selvatici
  • qualche foglia di tarassaco
  • 4 cucchiai da tavola di olio extravergine di oliva
  • 1 pizzico di sale integrale
  • 1 cucchiaino di aceto di mele

Procedimento

In un ciotolino amalgamare olio, sale e aceto e 10 viole, sbattendo velocemente. Far riposare da una mezz’ora a due ore, poi estrarre i fiori di viola macerati. Lavare i restanti fiori e le foglie, privandole dei piccioli. Comporre l’insalata selvatica e irrorare con il condimento alla viola.

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RICETTE CON LE PRIMULE

Delle viole mammole (Viola odorata L.) si consumano sia i fiori che le foglie. Le foglie in piccola quantità perché hanno una consistenza leggermente dura e sono tendenzialmente mucillaginosa. Sia le foglie che i fiori di viola contengono molta vitamina C, addirittura più che le arance. Abbondano anche di vitamina A e sali di potassio. Per raccoglierle, verificare di non essere in una zona protetta dove stanno procedendo al rinselvatichimento. Raccogliere sempre poche foglie e pochi fiori per cespo, senza le radici e usando una forbice, in modo da dare alla pianta la possibilità di riprodursi ancora. Le foglie si consumano senza picciolo, i fiori senza gambo (ma quest’ultima va a scelta). Il picciolo non è tossico, ma è mediamente coriaceo. La cosa migliore è consumarle subito, ma si possono conservare in frigorifero per 2-3 giorni. Una decina di fiori nell’insalata danno un gusto profumato davvero unico.

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PRIMULE IN CUCINA

Anche delle primule selvatiche (Primula vulgaris L.) si consumano sia fiori che foglie, stando attenti a raccogliere le foglie più tenere e magari ancora non del tutto dischiuse. Non ci sono limiti in quantità perché al contrario delle viole, sono quasi del tutto inodori, con un sapore leggermente piccante. Si usano anche i boccioli. Le foglie di primula sono tenere e dolci, la loro consistenza un po’ rugosa le rende ottime per le insalate e per evitare che altre erbe come il tarassaco formino un pastone informe e si appiccichino tra loro. Hanno un buon contenuto di vitamina C e di minerali. I fiori in particolare contengono flavonoidi e carotene, che svolgono un’azione antiossidante.

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PRIMULE COMMESTIBILI

Le primule contengono anche primaverina e primulaverina, due sostanze naturali simili all’acido salicilico, principio attivo dell’aspirina. Per queste sostanze le primule sono analgesici naturali, si utilizzano soprattutto per leggeri mal di testa, come antinfiammatori e per la prevenzione di tosse e come febbrifughi. Hanno anche proprietà sedative, calmanti, soprattutto contro l’ansia e l’insonnia. Le primule in insalata prima di dormire o ancora meglio l’infuso di fiori sono dei sedativi naturali. Per raccoglierle, tenere conto che in alcune zone le primule sono una specie protetta e non vanno toccate. Nei luoghi dove si possono raccogliere, procedere sempre prelevando poche foglie e pochi fiori per cespo, senza le radici e usando una forbice, in modo che la pianta possa continuare a vivere e riprodursi.

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