Contro gli sprechi alimentari “The Pig Idea” di Tristram Stuart (VIDEO)

La sfida degli attivisti britannici alla Ue: alla Stepney City Farm otto maialini al posto di mangiare la soia importata dal Sud America seguono una "dieta a chilometro zero"

THE PIG IDEA

Un gruppo di attivisti, capitanati dallo scrittore inglese Tristram Stuart, contro lo spreco di cibo: la sfida lanciata all’Unione europea è quella di nutrire “all’antica” otto maialini. Un progetto, “The Pig Idea“, al quale ha contribuito anche la chef Thomasina Miers.

THE PIG IDEA TRISTRAM STUART

A metterlo in atto è la Stepney City Farm, dove agli animali al posto della soia importata dal Sud America viene offerta una dieta a chilometro zero: patate avanzate da un ristorante vicino, okara (polpa di soia) da un produttore di tofu, il siero direttamente dal caseificio, le mele dal fruttivendolo, il malto esausto dal pub. Cibo bandito dai regolamenti comunitari che furono introdotti a partire dal 2001: ad animali destinati alla macellazione in Europa, dal periodo dell’allarme “mucca pazza”, non possono essere dati in pasto i cosiddetti “rifiuti del processo alimentare” quando c’è anche il minimo rischio che siano entrati in contatto con carne cruda. Gli scarti alimentari, anche quelli cotti, finiscono quindi tra i rifiuti.

Da quando nel 2001 è stato introdotto il bando, sostengono gli attivisti, è stata deforestata, nella foresta tropicale in Brasile, un’area pari alla terra necessaria a produrre soia per il mercato europeo. A favore di “The Pig Idea” si sono schierati alcuni tra i più noti chef britannici, da Yotam Ottolenghi a Hugh Fearnley-Whittingstall, da Giorgio Locatelli a Michel Roux.

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