Ad Asti la scuola in cui si insegna la curiosità, il non spreco e la solidarietà

Durante le lezioni, il maestro prima spiega la lezione e poi si discute tutti insieme sull’argomento. Ogni venerdì si fa merenda con la frutta avanzata in mensa e si aiutano i bambini poveri e in difficoltà.

come stimolare la curiosità nei bambini

COME STIMOLARE LA CURIOSITÀ NEI BAMBINI –

Aumentano, ogni giorno di più, le scuole in cui i bambini, non solo studiano le materie classiche ma imparano anche ad essere felici. E non solo: ad Asti c’è un maestro che insegna ai piccoli ad essere curiosi, a ragionare sugli eventi in modo da sviluppare, fin da piccoli, una coscienza critica.

LEGGI ANCHE: Tutti i consigli utili per affrontare al meglio l’anno scolastico

INSEGNARE LA CURIOSITÀ A SCUOLA –

Come leggiamo su La Stampa, tutto ha inizio durante una lezione di scienze: il maestro Giampiero Monaca, spiega ai suoi piccoli allievi dell’istituto “Rio Crosio” l’apparato digerente e i piccoli, il giorno dopo, si presentano a scuole con le cassette e i libri sul corpo umano trovati a casa. La lezione aveva quindi suscitato la loro curiosità e i bambini, volontariamente, avevano deciso di approfondire l’argomento.

LE LEZIONI DEL MAESTRO GIAMPIERO MONACA –

Succede così che, durante le lezioni, il maestro prima spiega la lezione e poi si discute tutti insieme sull’argomento. Può succedere anche che la stessa materia si studi su libri diversi, quelli presenti nella libreria in fondo all’aula che i bambini stessi hanno creato.

PER SAPERNE DI PIÚ: Metodo Feuerstein, educare ad esprimere il proprio potenziale

LE INIZIATIVE ANTISPRECO E SOLIDALI –

In classe non c’è la cattedra, le sedie sono disposte a cerchio e astucci, penne e libri si condividono, niente compiti a casa in modo da permettere ai bambini di riposarsi e dedicarsi ad altre attività e, ogni venerdì, si mangia la frutta avanzata in mensa. Così si insegna anche ai piccoli a non sprecare il cibo e l’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata. Ben quattro classi dell’istituto, per evitare sprechi, hanno scelto di optare per le mezze porzioni in mensa e devolvere la quota risparmiata alla mensa dei poveri.

E ogni anno, i bambini scelgono di aiutare una realtà in difficoltà: lo scorso anno hanno fornito il loro contributo per ricostruire un centro dell’infanzia a Gaza, mentre quest’anno si aiuta il Madagascar.

Tante iniziative importanti che speriamo si diffondano presto anche in tante altre scuole italiane.

PER APPROFONDIRE: L’arte della felicità come materia di studio

Torna in alto