Come proteggere i reni ed evitare i calcoli

Cibi consigliati: frutta, verdura e legumi. Molta acqua e poco sale. L'esame per sapere come funzionano i reni

come proteggere i reni
Proteggere i reni è fondamentale. Si tratta di due organi decisivi per la nostra salute, che svolgono una serie di funzioni: dallo smaltimento delle scorie attraverso la produzione delle urine al controllo della pressione sanguigna. Tutte molto delicate. Ecco come proteggere i reni con rimedi naturali e con alcune semplici azioni quotidiane.

RENI

I reni sono due, posizionati ai lati della colonna vertebrale. Il rene destro è posizionato al di sotto del fegato; quello sinistro dietro la milza. Hanno una lunghezza di circa 12 centimetri. La loro forma ricorda quella di un fagiolo, con un peso variabile tra i 110 e i 130 grammi.
I reni sono organi relativamente piccoli deputati alla purificazione del sangue e, quindi, alla produzione di urina. Sono direttamente connessi con uretere, uretra e vescica per favorire l’espulsione dei residui filtrati dal sangue.
Ma è importante progeteggere i reni anche per altre loro funzioni. È, infatti, solo grazie ai reni che la vitamina D diventa attiva e funzionale nell’organismo. Inoltre, questi piccoli organi producono ormoni che favoriscono lo sviluppo dei globuli rossi, regolando anche, in parte, la pressione sanguigna. Vediamolo più nello specifico.

LE FUNZIONI SVOLTE DAI RENI

È importante conoscere come proteggere i reni al meglio per garantire al nostro corpo di continuare a svolgere attività fondamentali per la buona salute.
Di fatto, i reni lavorano costantemente, filtrando e depurando il sangue dalle sostanze dannose. In media ogni giorni i reni riescono a filtrare circa 170 litri di materiale liquido. Solo l’ 1 per cento del fluido filtrato sarà espulso dall’organismo, attraverso la minzione. Il resto sarà reintrodotto nel sangue.
Il ruolo dei reni non si ferma qui. Questi due organi infatti aiutano anche a:

Scoperte le loro funzionalità, si passa al punto successivo: come proteggere i reni in maniera naturale? Adottando un regime alimentare sano e uno stile di vita regolare, salutare e con una buona dose di attività fisica.

COME PROTEGGERE I RENI

L’oscura ma delicatissima e vitale funzione dei reni, dai quali dipende tutto l’equilibrio dei liquidi nel nostro corpo e anche la produzione di ormoni, va protetta. In modo naturale, senza lo spreco di farmaci, senza correre il rischio di peggiorare la qualità della vita.

Come? Innanzitutto attraverso la sana alimentazione. Per esempio: più legumi e meno sale. E un’attenzione particolare al peso e alla pressione, evitando comunque il fumo. Insomma: con uno stile di vita in stile Non sprecare.

Ma come proteggere i reni nella maniera più adeguata possibile? Ecco alcuni consigli:

Anche l’attività fisica ha la sua importanza nella protezione dei reni. In particolare, esistono sport adatti proprio alla buona manutenzione di questi organi. Segnaliamo, in proposito, il nuoto e lo sci da fondo

Di seguito, scopriremo come capire se i nostri reni funzionano bene e tutti rimedi naturali per purificare e proteggere i reni al meglio.

LEGGI ANCHE: Come prevenire i calcoli renali, 10 semplici regole per avere dei reni in salute

COME EVITARE I CALCOLI RENALI

Per evitare i calcoli renali, specie chi ha una tendenza alla loro formazione, tutto si gioca, in termini di prevenzione, attorno all’alimentazione. Abbiamo parlato di acqua e di cibi. Aggiungiamo che un buon metodo per controllare se l’acqua che abbiamo assunto è sufficiente è il controllo delle urine: se sono chiare, allora significa che abbiamo bevuto a sufficienza.

CALCOLI E CALCIO

Si dice: chi ha la tendenza alla formazione di calcoli, deve fare una dieta povera di calcio. E’ vero il contrario. Alcuni studi hanno dimostrato che comunque è indispensabile assumere almeno un grammo di calcio al giorno: meno significa rischiare i calcoli. Piuttosto sono da ridurre il sale e le proteine animali.

COME CAPIRE SE I RENI NON FUNZIONANO BENE?

Non sempre i problemi ai reni si manifestano in modo chiaro. E allora come capire che non funzionano bene? Bisogna partire da alcuni sintomi, piuttosto inequivocabili.
  • Una stanchezza continua e non motivata dagli sforzi fatti nel corso della giornata;
  • Comparsa del gonfiore alle caviglie e attorno agli occhi;
  • Necessità di urinare spesso, specie di notte;
  • Aumento della pressione arteriosa;
  • Difficoltà nella minzione, con bruciore e getto intermittente quando si urina;
  • Urine scure e schiumose;
  • Perdita di appetito, con episodi di nausea e vomito.

Ma vediamo, quindi, come purificare i reni, con le giuste accortezze.

COSA FARE PER PURIFICARE I RENI

In Italia ci sono ben 5 milioni di persone che soffrono di malattie renali, e per 50mila di loro purtroppo c’è l’incubo della dialisi. Problemi diffusi, che si possono evitare seguendo questi dieci consigli:

  • La cucina mediterranea. Come spesso accade, la prevenzione parte dalla tavola, dalla buona e sana alimentazione. Per proteggere i reni, per esempio, non bisogna esagerare con l’abitudine di mangiare la pasta (che pure serve anche all’attività dei reni come tutti i cereali), con eccessivo condimento. Non esagerare anche con formaggi, latticini e carne rossa. Al contrario, bisogna abbondare con frutta e verdura.
  • Largo ai legumi. Tra i principali alleati dei reni, sempre a tavola, ci sono i legumi. Lenticchie, ceci, fagioli: sono davvero preziosi per garantire la funzionalità renale, grazie all’abbondanza di sali minerali e di vitamine e proteine che contengono. Il consiglio dei medici specialisti che curano le malattie renali è di mangiare legumi regolarmente un paio di volte alla settimana.  
  • Considerare i cibi aproteici. Le proteine di origine animale come quelle contenute nella carne, nei formaggi, nel pesce e nelle uova vanno assimilate con moderazione. È preferibile, per quanto è possibile, inserire nella dieta dei cibi “aproteici” come il pane, la pasta, i biscotti, la farina e il riso prodotti appositamente senza proteine e si trovano anche al supermercato.
  • Limitare il sale. Mangiare cibi troppo salati come gli insaccati non aiuta i reni, a causa del sodio. Per questo è opportuno fare attenzione alle dosi utilizzate e agli alimenti che mangiamo. Il dado da cucina così come gli alimenti in salamoia, pur essendo saporiti, sono ricchi di sodio. Quindi è bene consumarli occasionalmente.

 

  • Fare attenzione al girovita. L’obesità è una dei principali fattori di rischio per i reni. Cibi troppo elaborati, spesso, sono anche ipercalorici ed il loro consumo regolare può farci mettere su qualche chilo di troppo. Per non essere in sovrappeso è necessario seguire una dieta equilibrata consente di essere normopeso evitando il rischio di affaticare i reni e mettere chili di troppo.

 

  • Fare gli accertamenti regolarmente. Anche nel caso dei problemi renali, vale il proverbio “Prevenire è meglio che curare”. Non sono necessarie visite particolari. Bastano dei semplici esami del sangue e delle urine, accompagnati da quelli che determinano il livello di creatinina, una sostanza prodotta dal metabolismo muscolare. Normalmente essa viene smaltita totalmente dai reni mentre si trova in dosi massicce nel sangue di chi ha problemi renali.

 

  • Consumare sempre frutta e verdura. Seguire una dieta vegetariana può aiutare ma non è obbligatorio. Tanti tipi di frutta e ortaggi fanno bene ai reni. Patate, cipolle, fragole, mirtilli e sedano sono indispensabili per il loro funzionamento. Forniscono all’organismo le sostanze utili per pulire i reni in modo naturale ed espellere le sostanze di scarto.

 

  • Bere succhi di frutta e tisane. Per prevenire i problemi renali, la regola d’oro è bere regolarmente. Oltre all’acqua possiamo consumare i succhi di frutta naturali come quello ai mirtilli, ricchi di chinino, una sostanza che favorisce l’espulsione delle tossine. Anche le tisane all’ortica, allo zenzero e all’uva ursina sono particolarmente indicate per disintossicare i reni.

 

  • L’attività fisica è fondamentale per proteggere i reni. Possono bastare anche trenta minuti al giorni, con una normale passeggiata. L’importante è abbinare l’attività fisica a una decisione non sempre facile: smettere di fumare.

Cosa evitare:

  • Non prendere troppi medicinali. Se non è strettamente necessario, è meglio evitare l’assunzione di più farmaci. Essi aumentano il lavoro a carico dei reni e nel caso degli infiammatori possono essere addirittura tossici.
  • Evitare le bevande zuccherate o alcoliche. Bere regolarmente è fondamentale per l’attività dei reni ma quando si tratta di alcolici oppure di bevande troppo zuccherate bisogna fare attenzione. Esse accelerano la produzione di calcio da parte dell’organismo, con il rischio che si formino dei calcoli renali.

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DIETA PER CALCOLI RENALI

Grazie ai progressi della ricerca, oggi a volte può bastare un’analisi in laboratorio del calcolo, ovvero della pietruzza espulsa dalle vie urinarie, per capire quali sono i cibi ai quali il nostro organismo è intollerante rispetto al rischio Calcolosi. Può succedere così che il medico suggerisca, altro esempio, di evitare il consumo di pere che, per la loro composizione granulosa, non sono adatte ai soggetti che hanno appunto problemi di calcoli renali.

QUALI SONO GLI ALIMENTI CHE FANNO MALE AI RENI

I cibi da evitare in caso di problematiche ai reni sono tutti quegli alimenti che contengono sale, quindi ricchi di sodio, ma anche calcio e fosforo. Tra gli alimenti che sarebbe meglio fare a meno o perfino escludere dalla dieta sono da ricordare:
  • Carne rossa
  • Carne bianca
  • Pesce
  • Salumi
  • Formaggi e latticini
  • Uova (tuorlo in particolare)
  • Prodotti sotto sale e sott’olio
  • Legumi secchi
  • Frutta secca
  • Cioccolato

COME PROTEGGERE I RENI: I CIBI CHE FANNO BENE

La dieta da prediligere in caso di insufficienza renale o patologie legate ai reni deve essere certamente basata su alimenti poveri di sodio, proteine e fosforo. Date infatti le limitate capacità di sintetizzare ed eliminare queste sostanze dal corpo, è necessario aiutarlo assumendo poche proteine animali, riducendo il più possibile carne, pesce, uova, formaggi e insaccati.
Preferire quindi proteine di natura vegetale, in particolare i legumi freschi, come fagiolini, fave, piselli, taccole e fagioli. Ceci e lenticchie sono da preferire agli alimenti di derivazione animale, ma pur sempre con moderazione, dato che contengono fosforo.
In generale, è suggerito dare rilevanza nella dieta a frutta e verdura fresca. In particolar modo i vegetali che contengono antiossidanti e con una buona quantità di vitamine. Un recente studio realizzato da un team di medici dell’Università di Roma, con colleghi di Boston, ha dimostrato che il consumo di caffè (che tanti considerano nocivo per i reni), in realtà può essere protettivo. Come il tè, il succo di arancia e il succo di limone.

QUALE VITAMINA FA BENE AI RENI

Il buon funzionamento dei reni è soprattutto determinato dall’apporto giornaliero di vitamine e nutrienti in grado di favorire il lavoro svolto dai due organi. Un ruolo predominante è ricoperto dalla vitamina C, un ottimo alleato per i reni che aiutano non solo a ridurre lo stress ossidativo, ma anche ad eliminare le tossine e più in particolare i metalli pesanti.

CHE COSA SUCCEDE SE I RENI NON FUNZIONANO BENE

I reni sono degli organi che svolgono dei compiti di vitale importanza nel nostro corpo. Nel momento in cui inizia a presentarsi un’insufficienza renale, a seconda dell’incidenza e quindi in base alla percentuale di funzionalità dei reni, si sperimentano danni collaterali con l’insorgere di patologie annesse.
Quando i reni smettono di funzionare bene possono presentarsi problematiche come:
  • Alterazione del sistema renina angiotensina
  • Capacità ridotta di eliminare ioni idrogeno
  • Minore capacità di eliminare sodio e acqua
  • Inferiore abilità nell’ eliminare il fosforo
  • Incapacità di eliminare adeguatamente le tossine
  • Ridotta capacità di eliminare l’eritropoietina
  • Limitazione nell’eliminare la vitamina D

Nel momento in cui il sistema renina angiotensina subisce alterazioni può portare all’insorgere di patologie cardiovascolari, in genere precedute da ipertensione.

Influisce negativamente sull’ipertensione anche la ridotta capacità di eliminare l’acqua e il sodio. Quest’ultima casistica può provocare anche degli edemi, ossia gonfiori marcati.

L’organismo, inoltre, non riuscendo a filtrare ed espellere correttamente gli ioni di idrogeno, è soggetto all’aumento di acidità ematica, la cosiddetta acidosi.

La permanenza di fosforo e vitamina D comportano una riduzione nell’assorbire il calcio a livello intestinale, alterazioni ossee e vasculopatie, ovvero variazioni delle pareti arteriose in maniera anomala.

Maggiori tossine nella circolazione sanguigna provocano sempre maggiori infiammazioni, indebolimento del sistema immunitario, variazioni metaboliche, disfunzioni dei vasi sanguigni e stress ossidativo.

COLICA RENALE

La colica renale, con un dolore violento che attraversa schiena e addome, è la manifestazione della presenza di calcoli renali, piccoli aggregati di sali minerali, nelle vie urinarie.
Di solito questi calcoli si posizionano nell’uretere, il canale che collega il rene alla vescica. Il dolore può durare anche ore, a cicli di 20-60 minuti ciascuno,non concede tregua cambiando posizione, e può essere accompagnato da nausea, vomitofebbre, pallore, palpitazioni e sangue nelle urine.
Il primo obiettivo deve essere sempre l’espulsione dei calcoli, specie se sono piccoli, bevendo molta acqua. Una volta espulsi, i calcoli non vanno buttati, ma in collaborazione con il medico, esaminati dal punto di vista chimico-fisico per individuare caratteristiche che portano alla fonte del calcolo, per esempio un particolare cibo. E questo è utilissimo per prevenire possibili recidive.

INSUFFICIENZA RENALE

Si parla di insufficienza renale quando la capacità di funzionamento dei reni cala drasticamente, non riuscendo, quindi, ad assolvere ai loro compiti con efficacia. Per valutare le funzionalità dei reni è possibile sottoporsi ad un test clinico noto come: eGFR. Con esso, è possibile comprendere la qualità e la velocità di filtrazione glomerulare.

Maggiore il valore, migliore sarà lo stato attuale dei reni. Di norma, 90 è il valore oltre il quale il funzionamento dei reni è considerato buono. Con un valore sotto il 60, si inizia a parlare di funzionamento ridotto. Mentre, sotto il 15, è grave e bisogna ricorrere al trapianto o alle dialisi.

ESAME PER SAPERE COME FUNZIONANO I RENI

Per conoscere come funzionano i reni e se la loro salute è sotto controllo, esiste un esame molto semplice. Il test ha la sigla Egfr e misura la quantità di sangue filtrato dai reni in un minuto.
In termini scientifici, si chiama della velocità di filtrazione glomerulare, il cui livello corretto viene calcolato sulla base di alcune caratteristiche del paziente, dal sesso all’età, dall’altezza al peso corporeo.

SI PUÒ VIVERE CON UN SOLO RENE

Si può vivere sicuramente, e bene, anche con un solo rene. E anche senza essere costretti alla dialisi. Ma nel caso di asportazione di un rene, è opportuno eseguire periodicamente l’esame che misura la salute renale, avere un’alimentazione sana ed equilibrata, fare attività fisica e controllare con continuità la pressione arteriosa, che non deve alzarsi. 

CHE COSA SIGNIFICA COLPO DI RENI

Il colpo di reni è un movimento che viene sostenuto soprattutto dai muscoli della parte bassa della schiena. È lo scatto dei ciclisti, nella parte finale della corsa, durante la volata finale, quando per tagliare il traguardo prima degli avversari, sollevano i glutei dalla sella, si piegano in avanti e spingono con le braccia e con le gambe la bicicletta il più avanti possibile. Il “colpo di reni” è anche un modo di dire molto diffuso, per indicare uno sforzo finale, anche improvviso, necessario per ottenere il risultato sperato.

L’INQUINAMENTO FA MALE AI RENI

Ci sono diverse ricerche scientifiche, molto complete, che dimostrano i pericoli per i reni legati all’inquinamento. Specie il particolato, responsabile di patologie respiratorie, è associato ad alcune forme di insufficienza renale. Stessa cosa per alcuni metalli pesanti e per i pesticidi.
L’Ordine dei medici di Firenze ha fornito uno studio approfondito sulle possibili conseguenze dell’inquinamento atmosferico e la correlazione con patologie epatiche.

FUNZIONALITÀ DEI RENI

Lo stato di salute dei reni, che si misura sulla base della loro funzionalità, serve a capire quali possono essere le diverse, eventuali contromisure.

Funzionalità superiore al 90 per cento. Se aggiungete anche valori normali della creatinina, allora potete considerare minimo il deterioramento dei reni. Mantenete un sano stile di vita.

Funzionalità tra il 60 e l’89 per cento. C’è qualcosa da cambiare nelle vostre abitudini (parlatene con il medico) e tenete sotto controllo la pressione, evitando che sia troppo alta.

Funzionalità tra il 30 e il 59 per cento. I vostri reni stanno soffrendo. E sicuramente ci sono sintomi che vi avvertono: stanchezza, inappetenza, anemia. Bisogna intervenire rapidamente con la dieta giusta.

Funzionalità tra il 15 e il 29 per cento. È un livello di funzionalità dei reni troppo basso: serve una terapia prescritta dal medico per evitare la dialisi.

Funzionalità inferiore al 15 per cento. Purtroppo a questo livello di funzionalità diventa inevitabile la dialisi. Se non il trapianto.

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