“Cibo Bene Comune”, a Porto S. Elpidio il progetto per recuperare le eccedenze alimentari

Un progetto avviato in modo spontaneo grazie ad alcuni commercianti che si sono rivolti all’associazione per segnalare la volontà di devolvere le eccedenze alimentari ai poveri e che oggi conta la partecipazione di otto panetterie, forni, pizzerie e un bar.

CIBO BENE COMUNE PORTO S. ELPIDIO –

Collaborare con i piccoli e medi produttori e i commercianti locali per recuperare le eccedenze alimentari e i prodotti in scadenza coinvolgendo attivamente anche i cittadini: questo l’obiettivo del progetto “Cibo Bene Comune” portato avanti dall’associazione di volontariato “Il Samaritano” di Porto S. Elpidio, nelle Marche per sensibilizzare la cittadinanza ai temi del non spreco e della solidarietà.Stampa

Al momento dell’acquisto del pane, della frutta o della verdura, il cliente può decidere di fare un piccolo acquisto in più da donare all’associazione. Il commerciante lo mette da parte insieme con le sue eccedenze di fine giornata e poi consegna il tutto ai volontari che si occupano di ritirare i prodotti donati.

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Un progetto importante che intende creare una rete solidaristica di collaborazioni e contatti che, da un lato, permette all’associazione di ricevere prodotti alimentari da distribuire e impiegare per la preparazione dei pasti da offrire a chi ne ha più bisogno e dall’altro consente di sensibilizzare i cittadini sul tema del non spreco e del dono gratuito e incondizionato.

I commercianti che hanno scelto di aderire all’iniziativa, hanno attaccato sulle vetrine dei propri negozi un adesivo con il logo del progetto.

Un progetto avviato in modo spontaneo grazie ad alcuni commercianti che si sono rivolti direttamente all’associazione proprio per segnalare la propria volontà di devolvere le proprie eccedenze ai poveri e che oggi conta la partecipazione di otto panetterie, forni, pizzerie e un bar.

RECUPERO ALIMENTI E NON SPRECO –

Un’iniziativa che può essere estesa anche ai produttori locali che non producono direttamente nel comune, ma in quelli limitrofi. L’auspicio per il futuro è inoltre quello di estendere ancora di più il progetto al fine di recuperare anche altri materiali come stoviglie di plastica, prodotti di pulizia e abbigliamento, in modo da andare incontro a tutte le diverse esigenze, sia per il refettorio che per la casa di accoglienza aperta 365 giorni l’anno. Un passo importante sarebbe quello della collaborazione con mercerie e negozi di intimo, una tipologia di abbigliamento che l’associazione si trova spesso a dover comprare per rispondere alle esigenze degli ospiti senza fissa dimora che arrivano senza abiti e cambi puliti.

ASSOCIAZIONE IL SAMARITANO DI PORTO S. ELPIDIO –

L’Associazione di volontariato “Il Samaritano di Porto S. Elpidio” offre aiuto a persone con gravi difficoltà economiche attraverso diversi organi e prestazioni gratuite: 15 posti in una casa di accoglienza per uomini senza fissa dimora, un servizio distribuzione pacco alimentare per le famiglie del Comune, un servizio distribuzione vestiario; un servizio refettorio che offre un pasto caldo a un massimo di 25 pasti al giorno, un servizio docce, un centro di ascolto; un servizio di consulenza gratuita legale. A fine anno, l’associazione si impegna a redigere un report sull’andamento del progetto, pubblicato nella propria pagina Facebook del Comune, e su quotidiani e periodici locali.

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(Le immagini sono tratte dalla pagina Facebook dell’associazione “Il Samaritano” di Porto S. Elpidio)

Il progetto è in concorso per l’edizione 2016 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui

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