Senza glutine ma con l’olio di palma: i conti dei cibi gluten free non quadrano.

Non fanno dimagrire, ma semmai ingrassano. E hanno sostanze che non convincono. Polemiche e dubbi sui prodotti alimentari senza glutine in America, in Francia e in Inghilterra. Una moda che non convince i medici. Molto rischiosa per chi ha problemi con la glicemia

cibi senza glutine

CIBI SENZA GLUTINE

L’industria del cibo sano non produce solo cibi senza glutine, lattosio, grassi, zuccheri e sale,  ma anche colossali bufale, per cui i cibi “senza” non sono altro, in realtà, che cibi pieni di altre sostanze altrettanto dannose per la nostra salute. Quando non sono più pericolose, addirittura.

Così, leggendo bene le etichette dei cibi che sono spacciati per più leggeri, più salutari, fatti apposta per gli intolleranti e chi è allergico, si scoprono una grande quantità di altri ingredienti che di salutare, di fatto, hanno ben poco: addensanti, stabilizzanti, emulsionanti, aromatizzanti. Non solo. Spesso si tratta di alimenti zeppi di grassi e oli vegetali, come il temutissimo olio di palma e nei crackers, o comunque nei prodotti da forno in generale, non è raro trovare anche l’olio di colza.

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COSA CONTENGONO I CIBI SENZA GLUTINE

Sicuramente mangiare evitando il glutine è una scelta dettata da fattori obiettivi: non è facile, per l’industria dei prodotti dolciari, ricreare la sofficità e la morbidezza che viene conferita dal glutine, ma anche in Gran Bretagna la nube di polemiche intorno agli alimenti ‘senza’ sta diventando sempre più fitta. I prodotti gluten-free, nati per soddisfare le esigenze nutrizionali di celiaci e semplici intolleranti, sono sempre più in voga, anche tra le star, come prodotti adatti al dimagrimento quando si segue una dieta a basso contenuto di carboidrati.

Niente di più falso. I ricercatori d’oltremanica hanno confrontato i cibi senza glutine destinati agli intolleranti con i comuni prodotti da supermercato ed hanno scoperto che la quantità di grassi, zuccheri e sale contenuta nei prodotti gluten free è praticamente raddoppiata, mentre quella di fibre e proteine dimezzata.

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Insomma, i prodotti ‘senza’ a volte fanno più male dei prodotti normali, e questo è tanto più vero quando non sono utilizzati per una reale necessità medica ma nell’ambito di una dieta priva di glutine che è ormai una moda salutista, partita negli USA e giunta in Europa. Assunto base di tale dieta è che la proteina delle farine, il glutine appunto, sarebbe dannosa e tossica ed eliminarla permetterebbe all’organismo di disintossicarsi. Con risvolti preoccupanti per la salute, tanto da mettere in moto numerose associazioni di consumatori che, sulla scia degli studi britannici, hanno deciso di analizzare le abitudini di consumo dei cibi senza glutine per mettere in guardia chi decidesse di sceglierli per un mero fattore dietetico.

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CHE COSA SAPERE DEI CIBI SENZA GLUTINE

La rivista francese 60 millions de consommateurs, ha deciso di smascherare il finto salutismo dei prodotti senza glutine, concludendo, come aveva già fatto per i prodotti vegani, che sono assolutamente da evitare nel caso in cui non vi siano patologie come la celiachia o delle serie intolleranze. La presidentessa dell’Associazione Nazionale Francese degli intolleranti al glutine, Brigitte Joliver, ha poi sottolineato come gli alimenti gluten free abbiano un indice glicemico molto più alto dei cibi normali, siano più pericolosi per i diabetici e sia assolutamente aberrante decidere di consumarli in chiave dietetica.

cibi senza glutine

Come sempre, è importante l’equilibrio, il buon senso, e la moderazione. Se anche si sente il bisogno di eliminare il glutine dalla dieta, lo si faccia per brevi periodi di tempo e con la consapevolezza che non sempre i cibi ‘senza’ siano più sani dei cibi normali. I consigli? Leggere bene le etichette, non fidarsi in modo cieco e soprattutto bilanciare bene nell’arco della giornata l’apporto nutrizionale maggiorato dai prodotti senza glutine. Attenti ai grassi, dunque, e consumate più proteine e fibre.

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