Chioschi speciali per riciclare l’hi-tech

Eva Perasso MILANO – Cellulari usati, lettori mp3, videogiochi, dvd che non servono più, in California si riciclano nei nuovi chioschi ecologici. E in cambio, una volta verificato lo stato di uso e il modello, si riceve denaro. È l’idea di ecoATM, una start-up di San Diego, California, che sta spargendo per lo stato all’interno […]

Eva Perasso

MILANO – Cellulari usati, lettori mp3, videogiochi, dvd che non servono più, in California si riciclano nei nuovi chioschi ecologici. E in cambio, una volta verificato lo stato di uso e il modello, si riceve denaro. È l’idea di ecoATM, una start-up di San Diego, California, che sta spargendo per lo stato all’interno dei grandi centri commerciali i primi esemplari delle sue macchine intelligenti per il riciclo degli apparecchi tecnologici desueti.

UN CHIOSCO SPECIALE – Il chiosco ecologico ha un software evoluto a comandarlo. Dall’esterno somiglia a una postazione per il prelievo di contante, ma invece che inserire la tessera della propria banca, uno sportello capiente quanto un forno accoglie il nostro telefonino usato, o il lettore dvd che non serve più. Chiuso lo sportello, inizia il controllo della macchina sul prodotto inserito. In qualche minuto al massimo ne riconosce genere, ma anche modello e marca. Ne controlla anche parti mancanti, eventuali danni, ovviamente leggendo solo quelli ben visibili. Una volta confermato il modello da parte dell’avventore che cerca di liberarsene, partono le pratiche per la transazione.

IL PAGAMENTO – Accettati i termini di contratto, l’utente potrà ricevere il valore di mercato del bene consegnato al chiosco. Cinquanta, sessanta dollari per uno smartphone usato, un po’ meno per altri apparecchi più attempati, ma comunque qualche dollaro per ogni oggetto consegnato al riciclo è sempre garantito. La cifra sgorgherà dalla fessura proprio come un Bancomat, oppure verrà ricaricata sulla carta prepagata del negozio che ospita la macchina eco ATM, pronta a essere spesa in nuova tecnologia.

L’AZIENDA – In un anno dal lancio dei primi chioschi, l’azienda di San Diego che li produce e che ha ricevuto 14milioni di dollari di finanziamenti per questo progetto, ha già riciclato oltre 50 mila apparecchi. Per ora i costi di produzione sono molto alti, e le macchine consegnate in giro per la California ancora molto poche. A Redmond, nel campus di Microsoft, ce ne è già una, mentre Google aspetta a giorni di ricevere il suo chiosco speciale a Mountain View.

 

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