Biocerotto: così si guarirà con fibre naturali e biodegradabili

Saranno realizzati dalle alghe e dagli scarti di cellulosa. Ma anche dalla cannella e dal limone. E saranno molto efficaci.

CEROTTI BIO –

Arriveranno presto in commercio i biocerotti. E sarà una rivoluzione, con forti risparmi, sia per quanto riguarda la spesa sia per l’inquinamento. Gli attuali cerotti, infatti, non sono biodegradabili e finiscono spesso nelle discariche, alimentando la parte scorretta e inquinante della catena di rifiuti. I nuovi cerotti si basano invece sulle nanofibre di origine naturale, saranno molto piccoli (attorno ai cento miliardesimi di metri), efficaci, perfetti per medicare ferite e ustioni.

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I BIO-CEROTTI MADE IN ITALY –

Questa nuova frontiera dei prodotti da farmacia è tutta made in Italy, grazie a una ricerca molto avanzata condotta dal gruppo Smart Materials dell’Istituto di tecnologia di Genova, un’autentica eccellenza nel settore. «Con i materiali naturali è possibile realizzare cerotti e altri dispositivi biomedici caratterizzati da una grande flessibilità e  capaci di conformarsi a qualsiasi ferita» spiega Rosalia Bertorelli, ricercatrice del Dipartimento di ricerca e sviluppo farmaci dell’Iit di Genova. E aggiunge: «In questo modo sarà più facile promuovere la rigenerazione dei tessuti, medicando ferite e ustioni, limitare la crescita batterica, e quindi ridurre il rischio di infezioni, favorire la traspirazione e rilasciare prodotti specifici sull’area bersaglio».

DA COSA SONO COMPOSTI I BIO-CEROTTI –

Con quali materiali saranno realizzati i biocerotti? Le sostanze naturali derivano da alghe e cellulosa, cioè dal riciclo di materiali senza additivi chimici. Inoltre ci sono alcuni composti che derivano dalla cannella, dalla menta e dal limone, con particolari ed efficaci proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antiossidanti. I ricercatori genovesi hanno già depositato tre brevetti sui biocerotti e molto presto partiranno le prime start up per la loro produzione.

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