Catering a chilometro zero: nasce un network tutto gestito da donne

Prodotti genuini e locali, con forti risparmi per i consumatori. Dalla Basilicata al Trentino: un mercato potenziale di 150 milioni di euro.

CATERING A KM ZERO –

Catering a chilometro zero, valorizzando la genuinità dei prodotti dell’agricoltura e dell’alimentare locale, e risparmiando sul conto finale. Ancora una volta sono le donne a muovere il motore dell’agricoltura made in Italy con iniziative molto originali e orientate alla lotta agli sprechi. In questo caso stiamo parlando della rete AgriCatering, lanciata da un gruppo di donne della Confederazione degli agricoltori (il sito è www.donneincampo.it) e ormai presente in tutte le regioni italiane, dalla Basilicata al Trentino Alto Adige.

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CATERING ECOLOGICO –

Dove stanno i vantaggi del catering a chilometro zero? Valorizzare il territorio e i prodotti locali significa innanzitutto risparmio e anche certezza sulla qualità. Ecco qualche esempio: la rete offre la pasta e fagioli con i fagioli di Schiaccione di Pietrasanta, la torta di verdure a base di canestrino locale, la polenta con il mais di Maranino, la ricotta con le more e il miele delle colline di Camaiore. E così via. Sulla carta la potenzialità della rete, in termini di mercato, è di 150 milioni di euro l’anno. Una cifra molto significativa, e anche di grande valore economico. «Noi proponiamo di evitare i costosissimi  catering dei soliti chef che vanno di moda con le loro comparsate in televisione, e offriamo i cibi preparati come facevano le nostre nonne, senza sprecare nulla» racconta Matilede Iungano, socia del dalla Basilicata del network AgriCatering E aggiunge: «Garantiamo l’alta qualità, prodotti locali e di stagione e le ricette della vera tradizione contadina».

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