Cani in ufficio: come portarli e con quali vantaggi

In Italia non esiste una legge a favore degli animali domestici. Ma questa prassi si sta allargando. E basta l'uso del buonsenso.

cani in ufficio in italia
Cani (e gatti) in ufficio, a fare compagnia al proprio padrone, ma anche a rendere più allegra la giornata dei suoi colleghi. La nuova consuetudine sta aumentando, specie dopo il lungo periodo di lockdown, anche a indicare una nuova idea, più empatica, dei luoghi di lavoro.

CANI IN UFFICIO

Ma quando e come si porta il cane al lavoro? E innanzitutto quali sono le precauzioni da tenere presente per evitare che altri dipendenti della stessa azienda siano disturbati a danneggiati dall’arrivo di un cane? In Italia non esiste, una volta tanto, una normativa sull’argomento e tutto è lasciato alla discrezione delle singole aziende o delle pubbliche amministrazioni (ci sono anche comuni, come quello di Genova, che consentono di andare a lavorare in compagnia del cane o del gatto.

QUANDO SI PUÒ PORTARE IL CANE IN UFFICIO?

Ma la mancanza di una legge non significa che ognuno possa fare quello vuole. Ci sono, per esempio, da tenere presenti le norme generali di sicurezza sul lavoro, le prescrizioni previste dal ministero della Salute e le regole aziendali.
In ogni caso per portare un cane in ufficio bisogna:
  • Tenerlo al guinzaglio quando ci si trova in un luogo aperto al pubblico
  • Dotarlo di museruola se previsto, in modo obbligatorio, dalle regole aziendali
  • Pulirlo, spazzolarlo e garantire che sia in buone condizioni di salute
  • Fare in modo che sia in regola con le vaccinazioni obbligatorie e abbia una registrazione all’Anagrafe canina
  • Regolarsi sulla base della razza del cane. Un labrador è molto adatto per andare in ufficio con il suo padrone, un pastore tedesco molto meno.

CONSIGLI PER PORTARE IL CANE IN UFFICIO

A parte le regole che abbiamo visto, se volete portare il vostro cane in ufficio, e non lasciarlo a casa dove potrebbe avere una sindrome di abbandono, regolatevi sulla base del buonsenso. E non sprecate una bella occasione di compagnia.
  • Il cane in ufficio deve avere il suo spazio, riservato a lui. e non andare in giro ovunque.
  • Se un vostro collega non ama i canie persino li teme, anche se giudicate incomprensibile questo timore, rispettate la sua paura.  E rinunciate alla compagnia del cane in sua presenza.
  • Se in ufficio ci sono più canievitate una pericolosa vicinanza tra di loro. Non è mai prudente.
  • Con un cane molto vivace, attrezzatevi con qualche gioco semplice ma efficace per distrarlo ed evitare che faccia qualche danno.
  • Non dimenticate che il cane ha bisogno di fare i suoi bisogni e di andare all’aria aperta anche se la sua giornata si sviluppa diversamente dal solito e trascorre, in parte, nel vostro luogo di lavoro.
  • Quando vi accorgete che il cane in ufficio non è a suo agio, e anzi soffre per questo disagio, non provate a forzarlo. Rassegnatevi e non portatelo più con voi al lavoro.

PER APPROFONDIRE: Perché il cane insegue tutto ciò che trova?

BENEFICI DEL CANE IN UFFICIO

Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato, in modo incontrovertibile, alcuni importanti benefici della presenza del cane in ufficio. Per esempio, migliora la socialità e la collaborazione tra colleghi, mentre si riduce lo stress legato alle tensioni sul posto di lavoro. Una ricerca di Mars Petcare ha misurato gli effetti positivi della presenza dei cani nella giornata di 1.200 dipendenti di aziende americane. Risultato: 9 su 10 hanno dichiarato di sentirsi meglio e più produttivi sul lavoro e hanno persino riconosciuto un maggiore attaccamento alla società dove lavorano.

GATTI IN UFFICIO

Ed è anche per questo motivo che numerose aziende in Italia hanno introdotto la possibilità per i dipendenti di portare con sé in ufficio i propri amici a quattro zampe, un’abitudine già molto diffusa in numerosi Paesi. Ad esempio, vi abbiamo parlato della Ferray Corporation, l’azienda di Tokyo che, per combattere lo stress dei dipendenti e incrementarne la produttività, ha pensato bene di assumere ben nove gatti.

Sono numerosi infatti gli studi che dimostrano che condividere l’ambiente di lavoro con cani e gatti abbia un’influenza positiva sui dipendenti: diminuisce i livelli di stress, favorisce la socializzazione e la collaborazione tra colleghi e quindi anche la produttività. Tra le aziende americane che acconsentono l’ingresso in ufficio anche a cani e gatti vi sono Amazon e Google.

AZIENDE ITALIANE IN CUI È POSSIBILE PORTARE IL CANE IN UFFICIO

Ma non solo in America: anche nella sede milanese di Google è possibile portare il proprio cane con sé in ufficio. A volte fanno capolino anche in sala riunioni. E i cani sono ammessi in ufficio anche alla Nintendo Italia con sede a Vimercate. L’azienda, in particolare, ha lanciato i cosiddetti “Pet Friday” ossia i venerdì aperti ai cani in cui tutti i dipendenti possono portare con sé il proprio animale domestico. Succede così che vi sono venerdì super affollati in cui gli ospiti sono davvero tanti e venerdì più tranquilli in cui sono pochi. In ogni caso, data la mancanza di spazi verdi o esterni in cui far circolare i cani in piena sicurezza, per ora gli animali rimangono in ufficio o la mattina o il pomeriggio in modo da andare incontro anche alle loro esigenze.

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CANI IN UFFICIO A PURINA

E anche Purina, la nota azienda che produce alimenti per animali, da qualche anno ha avviato Pets@work, l’iniziativa che valorizza la relazione fra persone e animali domestici anche sul posto di lavoro. Agli ospiti a quattro zampe è stata dedicata anche la costruzione di una piccola area tutta per loro. E nella sede di Mars Italia, ad Assago, una volta al mese, si svolge il “Pet friendly day”, una giornata in cui tutti i dipendenti possono portare con sè in ufficio il proprio amico a quattro zampe.

Dipendenti Purina con i propri cani

IL PROGETTO DOG HOSPITALITY DI ELISABETTA FRANCHI

Anche la nota stilista Elisabetta Franchi, animalista e grande sostenitrice di una moda cruelty free che rispetti gli animali (per la realizzazione dei suoi capi ha rinunciato a pellicce, piume d’oca, angora e altre componenti di origine animale), ha aperto le porte della sua azienda ai cani dei dipendenti. Grazie al progetto “Dog Hospitality”, tutti i dipendenti possono portare con sé al lavoro il proprio cane: e quando suona la campanella della pausa pranzo, tutti in mensa dove li aspetta qualche appetitoso bocconcino.

Iniziative importanti che ci auguriamo trovino presto spazio anche in tante altre aziende: gli animali portano con sé lo splendido dono di abbattere le barriere e far avvicinare tra loro le persone. Un progetto che però, allo stesso tempo, per essere portato avanti, richiede anche un certo impegno e un alto senso di responsabilità non solo nel rispetto dei lavoratori ma anche degli animali stessi.

Dipendenti e animali domestici (Elisabetta Franchi)

COME CANI E GATTI CI AIUTANO A VIVERE MEGLIO:

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