La Bottega di Geppetto, il laboratorio aperto a tutti per riciclare, riusare e riutilizzare vecchi oggetti (foto)

Il progetto dell’associazione Porte Aperte: si raccolgono materiali, donati da privati e da aziende, destinati alla spazzatura, si recuperano e si vendono in un mercato locale. Il ricavato aiuta i poveri.

LA BOTTEGA DI GEPPETTO –

La forza dell’appello a “Non sprecare” risiede nelle sue numerose declinazioni che questo può assumere. Parte da materiali poveri e di scarto, ispira progetti di design, invita al riutilizzo, fa vedere la luce a oggetti nuovi nel rispetto dell’ambiente e delle risorse.

L’associazione “Porte Aperte” ha scelto di coadiuvare il significato più classico di Non sprecare con l’aspetto sociale e comunitario, decidendo di unire il riuso dei materiali alla riscoperta della creatività individuale. Nei luoghi che videro la nascita del genio, “Porte Aperte” diventa ri-attivatore sociale: si fa orecchio delle grida disperate, mano tesa verso chi decide di rialzarsi e centro vivo di una comunità che aiuta e si aiuta.

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L’ASSOCIAZIONE PORTE APERTE –

“Essere-Amare-Servire”, una mission per raggiungere chi si trova in momenti di stallo lavorativo, per creare un’opportunità, per apprezzare e valorizzare se stessi e per prendersi cura di chi affronta le stesse difficoltà. Una catena che unisce la rinascita personale a quella collettiva.

Il progetto in concorso si chiama, non a caso, La Bottega di Geppetto. Un laboratorio creativo che diventa incontro di materiali di scarto con persone appesantite da limiti fisici, psicologici, sociali. Trasformare un oggetto diventa la metafora del reinventare se stessi, del dare e darsi un’opportunità. Recuperare qualcosa attraverso il proprio talento e le proprie competenze permette ai nuovi artigiani di  confrontarsi con gli errori, le correzioni e le frustrazioni del dover cominciare ancora. Le attività della “Bottega” permettono a chi le segue di condividere le proprie esperienze, uscire dall’isolamento e di conseguenza di riuscire a creare nuovi oggetti e vite. L’obiettivo finale del progetto e di “Porte Aperte” è l’educazione al non-spreco e al ri-uso e la creazione di opportunità lavorative per chi partecipa al laboratorio.

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I PROGETTI DELL’ASSOCIAZIONE PORTE APERTE –

Un’equipe responsabile coordina le attività del progetto, che si articolano nella raccolta materiali destinati allo smaltimento o donati da aziende, le campionature, la suddivisione dei ruoli secondo le competenze di ciascuno, l’organizzazione di eventi artingegno e re-usewithlove e infine la formazione della rete di vendita i prodotti. Il ricavato delle iniziative è utilizzato per soddisfare i bisogni primari di coloro che si rivolgono a Porte Aperte.

I percorsi formativi e terapeutici consentono riscoprire le potenzialità di che è marginalizzato in risposta al bisogno di uguaglianza, di libertà, di diritti e opportunità. La rinascita personale si unisce quindi quella collettiva, con una comunità arricchita di esperienze e competenze. Essere –Amare e Servire tornano ad essere gli imperativi di chi sa che un pezzo di legno da catasta può diventare un bambino nelle mani esperte di un vecchio falegname.

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Il progetto è in concorso per l’edizione 2017 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui! 

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