Boom di auto condivise, per non sprecare benzina

In tempi di crisi, si mette in comune anche l’auto. Nell’ultimo mese sono stati condivisi 16mila posti auto, pari a 28 Frecciarossa pieni fino all’ultimo sedile. Con la benzina ormai vicina alla soglia dei due euro al litro, gli italiani si affidano a nuove modalità di trasporto per non rinunciare alle vacanze pasquali. Le cifre […]

In tempi di crisi, si mette in comune anche l’auto. Nell’ultimo mese sono stati condivisi 16mila posti auto, pari a 28 Frecciarossa pieni fino all’ultimo sedile. Con la benzina ormai vicina alla soglia dei due euro al litro, gli italiani si affidano a nuove modalità di trasporto per non rinunciare alle vacanze pasquali. Le cifre da record sono quelle registrate da postoinauto.it, il sito dedicato all’auto condivisa: l’anno scorso, nello stesso periodo, i posti offerti erano stati meno di 6mila, appena un terzo di quelli di oggi.

COME FUNZIONA. Gli automobilisti che hanno dei posti liberi in macchina, li mettono a disposizione di altre persone che percorrono lo stesso tragitto, in cambio di un contributo spese. I vantaggi sono evidenti: si divide subito almeno la metà dei costi, riempiendo l’auto si risparmia addirittura il 75 o l’80 percento della spesa. Tradotto in euro, mentre gli automobilisti solitari sborsano in media 1,90 euro per un litro di verde, chi divide la vettura spende 95 centesimi in due, 60 in tre e meno di 50 centesimi con quattro passeggeri a bordo. Il che significa ad esempio che sulla Milano-Roma, il viaggio condiviso ad auto piena costa 30 euro, anziché 120 euro tra benzina e pedaggio. 

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