Auto elettrica: in Italia sara’ un boom grazie agli incentivi?

Arrivano anche in Italia gli incentivi per l’auto elettrica. Saranno scaglionati in un arco di tempo di quattro anni: fino a 5mila euro nel 2012, 3mila euro nel 2013, 2mila euro nel 2014 e 1000 euro nel 2015. Per finanziare il cambio di tecnologia senza alterare le voci del bilancio pubblico, il Parlamento ha deciso […]

Arrivano anche in Italia gli incentivi per l’auto elettrica. Saranno scaglionati in un arco di tempo di quattro anni: fino a 5mila euro nel 2012, 3mila euro nel 2013, 2mila euro nel 2014 e 1000 euro nel 2015. Per finanziare il cambio di tecnologia senza alterare le voci del bilancio pubblico, il Parlamento ha deciso di ricorrere a una tassa di 1,5 centesimi sulle bottiglie di plastica. In pratica, con la stessa manovra si disincentiva un danno ambientale e si favorisce una scelta ecologica per la mobilità urbana.

Arriviamo da buoni ultimi con questa scelta, e il motivo è presto detto: il mercato italiano dell’auto elettrica è di fatto inesistente (meno dello 0,2 per cento del totale) e la Fiat, cioè il gruppo che ha una posizione dominante nel settore automobilistico nazionale, non ha modelli con questa tecnologia. E ciò nonostante il fatto che  da una recente indagine della società Deloitte viene fuori come il 74 per cento degli italiani risultano interessati all’acquisto dell’auto elettrica e chiedono una maggiore autonomia per la circolazione e prezzi di listino più bassi.

In tutto il mondo, ormai, l’auto elettrica, considerata la vettura green per eccellenza, avanza a grandi passi. In America per la prima volta la terna di auto finaliste al premio Car of the year è stata formata da auto elettriche, e per l’autunno è previsto lo sbarco sul mercato degli Stati Uniti dei modelli targati GM, il colosso salvato dal presidente Obama con l’obiettivo di farne una postazione industriale di avanguardia tecnologia nel settore. In Inghilterra gli incentivi sono disponibili già da qualche anno e soltanto nell’area di Londra è prevista l’installazione di 1.300 punti di ricarica, con importanti investimenti da parte delle società che producono energia elettrica. Quota 100mila auto elettriche, entro i prossimi cinque anni, è l’obiettivo comune di Danimarca e Israele e della città di Berlino. Ma Angela Merkel ha fatto di più, mettendo sul tavolo un miliardo di euro per la ricerca nell’industria automobilistica e puntando a un milione di vetture con questa tecnologia entro il 202O. In Cina sono stati appena introdotti due tipi di incentivi :20mila yan (circa 2.100 euro) per l’acquisto di automobili ibride e 40mila yuan (circa 4.200 euro) per i modelli “full-electric”.

La sfida dell’auto elettrica, che molti esperti considerano il vero cambiamento in atto nel settore, deve superare lo scoglio dell’autonomia e del prezzo. Sul primo versante i progressi sono enormi  e costanti, grazie all’evoluzione delle batterie a ioni di litio: e mentre la Renault ha appena varato un modello che consente il ricambio dell’intero blocco in 6 minuti, la cinese Byd è pronta a lanciare un’automobile elettrica con batterie grandi come quelle di un cellulare. Per il prezzo, bisognerà aspettare che l’auto elettrica diventi un prodotto da mass market, ma anche grazie agli incentivi il conto alla rovescia è ormai iniziato.

 

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