Arte del puntino ad ago. Un’antica tradizione lucana, vanto d’Italia (foto)

Una tecnica di ricamo unica nel suo genere. Il puntino ad ago è desiderio delle boutique più chic d'Italia ed è nella lista dei beni del patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO.

arte del puntino ad ago

ARTE DEL PUNTINO AD AGO

Un lavoro antico e dimenticato, che si trasforma in una piccola e moderna azienda artigianale. Grazie alla cura di una cinquantina di donne lucane, espertissime nel ricamo ad ago. Un’arte che risale già agli anni Cinquanta, con la quale a Latronico, un piccolo paese della Basilicata, si realizzavano corredi a mano.

Si chiama “Puntino ad ago” ed è una particolare tecnica di ricamo molto laboriosa e unica in Italia, praticata senza telaio da più di cinquanta donne che realizzano lavori per corredo, abiti nuziali e arredi sacri, tramandando una tradizione che risale gli inizi del ‘900.

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PUNTINO AD AGO DI LATRONICO

Il pizzo è simile a quelli eseguiti in alcune zone del mediterraneo orientale e probabilmente le sue origini risalgono al VI sec. A.C. quando, a circa 6 km dall’attuale abitato, sono intercorse relazioni tra i coloni greci della costa e le popolazioni dell’entroterra. Oppure potrebbe essere un’evoluzione del filet classico a modano, molto diffuso a Latronico.

La tradizione del punto ad ago di Latronico è riuscita a sopravvivere per lunghi secoli arrivando fino a noi attraverso il lavoro abile delle donne, trasformandosi contemporaneamente in veicolo di cultura ed ipotesi di sviluppo economico e turistico dell’intero territorio.

Per tutelare quest’arte antica è nata l’associazione culturale «Il tassello», fermamente voluta dall’attuale presidente Felicetta Gesualdi che, negli ultimi anni, ha assunto un ruolo di primaria importanza nella promozione e valorizzazione di questo singolare ricamo.

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TECNICA DEL PUNTINO AD AGO

A tale scopo ha attivato una serie di iniziative che hanno portato il Puntino ad Ago a una sempre maggiore conoscenza non solo a livello locale e nazionale ma anche Internazionale. Infatti alcuni pezzi sono in vendita in via Monte Napoleone a Milano e le richieste crescono di giorno in giorno.

Attualmente sta curando le procedure per l’inserimento del Puntino ad Ago nella lista dei beni del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.

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