Bambino influencer guadagna milioni promuovendo cibo-spazzatura

Ryan Kaji ha dieci anni e 26 milioni di fan. Con i suoi video promuove le vendite di cibo-spazzatura. E incassa 26 milioni di dollari. Intanto il 20 per cento dei giovani in Usa sono obesi

KID INFLUENCER

Gli americani sono dei veri specialisti nell’arte dello spreco, alimentato attraverso l’apparente contraddizione della leva dei consumi e della parallela corsa al salutismo. Apparente in quanto tutto rientra in un unico business.  Accade così, per esempio, per lo shopping compulsivo: prima ti inducono a comprare, comprare, comprare, anche cose che non servono a nulla, e poi quando finalmente scopri di essere malato, ti curano in una clinica. A suon di decine di migliaia di dollari. Hai problemi con il cuore per una cattiva alimentazione? Altro giro in clinica, dove al coffe shop i pazienti, dopo un intervento a cuore aperto, sono ben «curati» come se fossero in un albergo di Miami, a colpi di breakfast con uova e pancetta.

BAMBINI INFLUENCER

Adesso è la volta del cibo-spazzatura e della campagne, quasi asfissianti per ridurre il consumo di zucchero. L’ultima invenzione della diabolica industria dello spreco, sulla pelle delle persone, mette insieme due ingredienti che funzionano sempre, la pubblicità e i bambini. Così creature minorenni spopolano sul web con i loro video, conquistano il podio degli influencer e fanno volare le vendite del cibo-spazzatura. Un caso per tutti: Ryan Kaji è un youtuber di appena dieci anni con 26 milioni di fan: nel 2019 il bambino ha fatturato 32 milioni di dollari con le sue campagne video. Ed è diventato una star della pubblicità del cibo-spazzatura, un settore che fattura ogni anno qualcosa come 2 miliardi di dollari.

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Vivi lieve per acquisti online

BABY INFLUENCER

Il New York Times ha pubblicato un’inchiesta dal titolo molto significativo: «Chi sono i mini-influencers che fanno ingrassare i vostri figli?» E cita un’indagine della New York University, pubblicata sulla rivista Pediatrics che spiega bene funzionamento e danni di questo nuovo fenomeno. Premesso che Youtube è un canale visto da circa il 40 per cento dei bambini, e dunque è diventato uno strumento prezioso per veicolare messaggi pubblicitari indirizzati ai minorenni, i ricercatori americani hanno fatto qualche test sul campo, andando a vedere da vicino i contenuti di 418 video andati online con il volto di un mini-influencer di età compresa tra gli 8 e i 14 anni.

KID INFLUENCER

Quasi la metà dei bambini promuoveva cibi e bevande, marchi che nel 90 per cento dei casi sono poco salutari, e dunque dannosi per la salute dei bambini. Bevande zuccherate e dolci, cibi gonfi di carboidrati e grassi. Questi video sono stati già visti oltre un miliardo di volte. E un solo video, quello dell’Happy Meal della Mc Donald’s, ha avuto quasi cento milioni di visualizzazioni. Numeri che spiegano i motivi per i quali i baby-influencers ottengono poi ricavi stratosferici, da star del web.

BAMBINI INFLUENCER SU YOUTUBE

Al termine di tutto questo giro, si arriva al capolinea: lo spreco della salute. Il 20 per cento dei bambini e dei ragazzi americani, tra i 2 e i 19 anni, risultano obesi. Erano appena il 5,5 nel 1970. E anche in Italia bisogna fare i conti con questo fenomeno di cattiva alimentazione, spinta dalla pubblicità e dagli influencers. Un bambino su dieci è obeso e due su dieci sono in sovrappeso. L’abitudine al cibo-spazzatura purtroppo si paga a caro prezzo.  Per la gioia di chi ci guadagna tanti soldi. Mentre dappertutto, a partire da quel mondo di fantasmi che si raccoglie attorno all’Organizzazione mondiale della sanità, non si fa altro che predicare un’alimentazione sana già dall’infanzia.

La foto è tratta dal video di YouTube MCDONALD’S HAMBURGER MAKER & McDonald’s Cash Register Toys for Kids.

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