Addio al cloro, la piscina si fa “bio”

Piante per depurare l’acqua della piscina? In Europa – soprattutto in Germania, Austria, Svizzera e Francia – la nuova tendenza sono le «piscine biologiche». Addio a cloro e ozono, perché ora sono giunchi, iris e alghe a eliminare i batteri salvaguardando l’ambiente. «È il futuro», sostiene Patrick Bidegain, direttore di Green Concept, leader francese nella […]

Piante per depurare l’acqua della piscina? In Europa – soprattutto in Germania, Austria, Svizzera e Francia – la nuova tendenza sono le «piscine biologiche». Addio a cloro e ozono, perché ora sono giunchi, iris e alghe a eliminare i batteri salvaguardando l’ambiente. «È il futuro», sostiene Patrick Bidegain, direttore di Green Concept, leader francese nella costruzione di vasche biologiche con sette impianti realizzati e altri dodici in costruzione o in studio. «La gente non ne può più dei prodotti chimici».

BIO-FILTRO – Giovani madri, attente alla salute dei pargoli e filoecologisti sono i più interessanti. Ma l’idea può valere anche per il turismo. Sono infatti i Comuni a investire in questi progetti, attirati dai minori costi di installazione e di manutenzione (si oscilla tra i 600 e i 900 euro a metro cubo). Ma come funziona il processo di purificazione dell’acqua perché sia efficace contro gli agenti patogeni pericolosi? Si ricicla l’acqua del circuito chiuso attraverso un bio-filtro che contiene alcuni «batteri buoni» che attaccano le molecole nocive e mettono in moto un processo di mineralizzazione. Tocca quindi alle piante assorbire le molecole così trattate per rigenerare l’acqua. Importante è la temperatura dell’acqua: se supera i 28 gradi, l’ecosistema si altera. Il monitoraggio diventa fondamentale. Il principio di precauzione rende il governo francese cauto sulla legislazione da adottare. «Certo, controlli sono necessari per garantire la sicurezza e la salute di tutti i bagnanti, ma ritengo che una piscina biologica, con un circuito dell’acqua chiuso e regolabile, sia ben più sicuro, a livello dei rischi da batteri patogeni, di un lago o di un fiume», riprende Bidegain. I tedeschi sono stati i pionieri di questo progetto, già trent’anni fa, e oggi vantano un centinaio di piscine biologiche; la Francia ha importato quest’idea e la sua tendenza ecologica la sta trasformando in una moda; prenderà il testimone anche l’Italia?

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