A Natale facciamo i regali con il baratto

Quanto si spreca a Natale? Molto, anzi moltissimo. Carta, cibo, soldi sono solo alcune delle vittime del consumismo natalizio, leggiamo sul blog circuitiverdi.it. Come spesso accade però il green ha proposto la sua soluzione. Reoose infatti invita gli amanti dell’ambiente e non solo ad utilizzare l’antica arte del baratto. Farlo è semplice, basta accedere al sito […]

Quanto si spreca a Natale? Molto, anzi moltissimo. Carta, cibo, soldi sono solo alcune delle vittime del consumismo natalizio, leggiamo sul blog circuitiverdi.it. Come spesso accade però il green ha proposto la sua soluzione. Reoose infatti invita gli amanti dell’ambiente e non solo ad utilizzare l’antica arte del baratto.

Farlo è semplice, basta accedere al sito e cercare ciò che più interessa proponendo alternative, usate e nuove, che nelle proprie case non hanno trovato spazio e utilizzo. L’eco-store dona quindi una nuova vita agli oggetti evitando lo sperpero di denaro. Secondo “Xmas Survey 2012″, l’indagine condotta da Deloitte Coldiretti, questo Natale costerà circa 550 euro a famiglia ma il budget risulta essere in calo rispetto al passato 2011 del 3,7%.

Nei negozi inoltre resta invenduto negli scaffali ben un oggetto su tre, provocando ingenti danni anche alle aziende che, nei primi mesi dell’anno nuovo, dovranno attivarsi per smaltire gli eccessi creando così inutili emissioni di CO2 ed accumulando rifiuti. Grazie a Reoose gli interessati potranno evitare l’uso del denaro tutelando se stessi e l’ambiente ispirandosi alla filosofia delle 3 R: Riduzione dei rifiuti, Risparmio e Riciclo. Scegliendo questo sistema, tanto storico quanto innovativo, si potrà anche fare del bene grazie alla possibilità di donare i crediti guadagnati ad una Onlus Partner. Obiettivo di Reoose è quindi favorire una nuova forma di consumo sostenibile unendo il baratto, legale, alla potenza dei social network, dello sharing utilizzando i modelli di store on line. Baratto 2.0 è online ormai dal primo settembre permettendo così di evitare lo spreco di 1,6 miliardi di euro di acquisti destinati alla cantina o, ancora peggio, alla discarica rimanendo inutilizzati.

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